IL SOGNO DEL PAPA DI UN'EUROPA MEDIEVALE. UN'ANALISI DEL DISCORSO DI BENEDETTO XVI A RATISBONA
Tratto da: Adista Documenti n° 76 del 28/10/2006
DOC-1786. ROMA-ADISTA. Se il clamore suscitato dal passaggio sull'Islam nel discorso di Benedetto XVI a Ratisbona (v. documento precedente e Adista n. 68/06) ha un po' distolto l'attenzione dal tema complessivo della lectio magistralis, quello del rapporto tra fede e ragione, le affermazioni del papa sulla simbiosi tra rivelazione biblica e razionalità greca non appaiono di certo meno discutibili. Di "ritorno al Medioevo" parla non a caso Elio Rindone, dicente di storia e filosofia e autore di diversi saggi teologici (v. Adista n. 18/06), secondo il quale "l'Europa che il papa ha in mente è in sostanza quella medievale, in cui le verità insegnate dalla chiesa erano il punto di riferimento essenziale per la cultura, per la politica e per la vita degli abitanti del Continente che non a caso si chiamava 'Christianitas'". Con conseguenze non di poco conto: "presentare un cristianesimo ellenizzato come fondamento dell'identità dell'Occidente - prosegue - non favorisce certo il dialogo con le altre civiltà, rallenta il rinnovamento religioso promosso dal Concilio Vaticano II e allontana ulteriormente il magistero dalle correnti più vive del pensiero laico, che difficilmente accetteranno quell'invito all'allargamento della ragione che in realtà ha il sapore di un ritorno della filosofia alla sua condizione ancillare". Di seguito l'intervento di Elio Rindone.
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