Nessun articolo nel carrello

PER UNA POLITICA "ALTRA"

Tratto da: Adista Documenti n° 70 del 13/10/2007

Il grande teorico del pensiero personalista, il cristiano Emmanuel Mounier, dichiara: "Tutto è politico, anche se il politico non è tutto". Fabio Konder Comparato, giurista e militante, nonostante le gravi disillusioni sofferte con la politica, afferma categoricamente: "Fuori della politica non c'è salvezza", Gilvander Moreira fa la stessa affermazione in questa Agenda. Diversi istituti spagnoli, specializzati sul tema dei giovani, hanno constatato in una inchiesta che il 60% dei giovani non sente alcun interesse per la politica. Il popolo semplice delle nostre regioni dell'interno del Brasile parlava e parla di politica, a priori e a posteriori, come di un male: "estar politico" con qualcuno, significa aver litigato.

E noi, che pensiamo? Politica sì o politica no?

In questa Agenda Latinoamericana Mondiale del 2008, dopo aver parlato di democrazia nell'Agenda 2007, crediamo più che opportuno parlare della politica.

Bisogna riconoscere che la frustrazione che la politica sta provocando, praticamente in tutti i Paesi, crea un atteggiamento di sfiducia, di disprezzo e perfino di indignazione di fronte alla politica. Quali sono le cause? Purtroppo sono facili da enunciare: gli scandali di corruzione e nepotismo, la falsità delle promesse elettorali, le alleanze spurie, l'inerzia interessata delle oligarchie nazionali e la sottomissione dei governi e dei politici alla macro-dittatura del capitalismo neoliberale...

L'esperienza collettiva, in quasi tutti i Paesi, soprattutto nel Terzo mondo, è un balletto di sigle che occultano, tutte quante, la stessa pseudo-politica regnante nel potere, nel lucro, nel privilegio. Si è fatto della politica un affare, la risorsa delle élite che si succedono, sempre le stesse, apertamente nella destra, consacrando lo status quo. Dice la barzelletta: "Basta fare politica con la politica! Lasciatela essere quello che è: fare affari!".

Questa politica deve morire. A livello mondiale è già una politica morta per la società che vuole vivere umanamente e costruire un futuro autenticamente democratico, partecipativo, umanizzante, senza quelle disuguaglianze che gridano al cielo. L'economia cresce, ma cresce anche simultaneamente la disuguaglianza. I piani strutturali di aggiustamento che la politica attuale esige dai Paesi poveri hanno fallito, a prezzo di molto dolore, molta miseria e persino di molto sangue. "Il processo attuale di globalizzazione", scrive Stiglitz nel suo libro La globalizzazione che funziona, "sta provocando alcuni risultati di disequilibrio sia tra Paesi che all'interno degli stessi. Si crea ricchezza, ma ci sono troppi Paesi e persone che non ne condividono i benefici... Questi disequilibri globali sono moralmente inaccettabili e politicamente insostenibili". Si è opportunamente affermato che la disuguaglianza assassina la mondializzazione; e ci si convoca per un processo multiforme al servizio di una "mondializzazione equa", che distribuisca il benessere e sopprima la miseria.

Bisogna fare della politica un esercizio basilare di cittadinanza. La cittadinanza è il riconoscimento politico dei diritti umani. Poiché siamo umanità siamo anche società. Il filosofo italiano Giorgio Agamben afferma: "La separazione tra ciò che è umano e ciò che è politico, che stiamo vivendo attualmente, è la fase estrema della scissione tra i diritti dell'uomo e i diritti del cittadino".

La nostra Agenda ripercorre la storia della politica. Confronta l'esercizio della politica reale con i diritti umani, con la cittadinanza, con le culture, con la laicità e il dialogo interreligioso, con l'ecologia, con i mezzi di comunicazione. Quella politica reale ha nelle sue mani la manipolazione dell'opinione pubblica e la "colonizzazione delle soggettività". Per la maggior parte dell'umanità è una politica che deve morire, è già una politica morta. E, tuttavia, la politica, l'altra politica, non può morire, appunto perché l'umanità non può vivere senza. La politica è l'organizzazione della vita umana, il processo della società. La politica è più di una dimensione, abbraccia tutte le dimensioni della vita sociale.

Denunciando nella nostra Agenda la politica iniqua, rivendichiamo la vera politica. Una politica "altra" , di giustizia, di trasparenza, di servizio, di partecipazione. Programmata e vissuta sia a livello mondiale che locale. Rinnovando le istanze tradizionali, molte delle quali caduche e ingiuste, e favorendo istanze nuove. Formando politicamente la cittadinanza. Suggerendo atteggiamenti, processi, campagne; aiutando a cercare soluzioni. Sappiamo che un'"agenda" contiene "ciò che si deve fare". Questa edizione della nostra Agenda, dunque, vuole aiutare a pensare e ad assumere ciò che si deve fare perché la politica viva, resuscitata, lontano dai "sepolcri imbiancati", e sia una politica umana e umanizzante.

Con Max Weber, vogliamo distinguere tra la politica come professione e la politica come vocazione. Scrisse Rubem Alves, nel memorabile articolo "Sulla politica e il giardinaggio": "Di tutte le vocazioni, la politica è la più nobile... Di tutte le professioni è la più vile".

Vari specialisti scrivono nella nostra Agenda, offrendo informazioni e piste di azione, particolarmente riguardo alle aree più profanate o più dimenticate: politica e diritti umani, la donna e la politica, la politica e i mezzi di comunicazione, la politica e il movimento popolare, la politica e le culture, la politica e la religione, la politica e l'economia.

Occorre sognare camminando. Vogliamo e dobbiamo essere politici, fare politica. Ci autoconvochiamo per entrare, donne ed uomini - e sempre più le donne nelle diverse sfere della politica -, adulti e giovani, tutti impegnati e colmi di speranza, in questa grande mobilitazione di obiettivi, di forum, di campagne, di realizzazioni. Chiediamo, sognando in grande, che la politica sia un esercizio di amore, la celebrazione quotidiana di una convivenza veramente umana. Una politica di fratelli e sorelle. Un culto quotidiano al-l'Umanità, il miglior culto al Dio vivo. Vogliamo essere politici e fare politica, senza possibile neutralità, senza ipocrite equidistanze. Nel suo celebre discorso all'Università di Lovanio, il martire San Romero d'America affermò: "Essere a favore della vita o della morte. Ogni giorno vedo con più chiarezza che è questa l'opzione da seguire. In ciò non esiste neutralità possibile. O serviamo la vita o siamo complici della morte di molti esseri umani. Qui si rivela qual è la nostra fede: o crediamo nel Dio della Vita o usiamo il nome di Dio servendo i carnefici di morte".

Adista rende disponibile per tutti i suoi lettori l'articolo del sito che hai appena letto.

Adista è una piccola coop. di giornalisti che dal 1967 vive solo del sostegno di chi la legge e ne apprezza la libertà da ogni potere - ecclesiastico, politico o economico-finanziario - e l'autonomia informativa.
Un contributo, anche solo di un euro, può aiutare a mantenere viva questa originale e pressoché unica finestra di informazione, dialogo, democrazia, partecipazione.
Puoi pagare con paypal o carta di credito, in modo rapido e facilissimo. Basta cliccare qui!

Condividi questo articolo:
  • Chi Siamo

    Adista è un settimanale di informazione indipendente su mondo cattolico e realtà religioso. Ogni settimana pubblica due fascicoli: uno di notizie ed un secondo di documentazione che si alterna ad uno di approfondimento e di riflessione. All'offerta cartacea è affiancato un servizio di informazione quotidiana con il sito Adista.it.

    leggi tutto...

  • Contattaci

  • Seguici

  • Sito conforme a WCAG 2.0 livello A

    Level A conformance,
			     W3C WAI Web Content Accessibility Guidelines 2.0

50 anni e oltre

Adista è... ancora più Adista!

A partire dal 2018 Adista ha implementato la sua informazione online. Da allora, ogni giorno sul nostro sito vengono infatti pubblicate nuove notizie e adista.it è ormai diventato a tutti gli effetti un giornale online con tanti contenuti in più oltre alle notizie, ai documenti, agli approfondimenti presenti nelle edizioni cartacee.

Tutto questo... gratis e totalmente disponibile sia per i lettori della rivista che per i visitatori del sito.