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COME SI IMBAVAGLIA LA RICERCA TEOLOGICA. CONDANNATA DAI VESCOVI SPAGNOLI L’OPERA DI JOSÉ MARÍA VIGIL

Tratto da: Adista Documenti n° 6 del 19/01/2008

DOC-1946. MADRID-ADISTA. Non si può propriamente definire una sorpresa la Nota della Commissione episcopale spagnola per la Dottrina della Fede sul libro di José María Vigil "Teología del pluralismo religioso. Curso sistemático di Teología Popular" (Edizioni El Almendro, Córdoba 2005). Religioso claretiano di origine spagnola attualmente residente a Panama, coordinatore della Commissione teologica internazionale dell’Associazione Ecumenica dei Teologi del Terzo Mondo (Asett, o Eatwot in inglese), Vigil è uno degli esponenti di punta della Teologia pluralista della Liberazione, quella teologia, cioè, nata dal fecondo matrimonio tra la Teologia del Pluralismo Religioso e la Teologia della Liberazione, come a dire proprio tra le due bestie nere del Vaticano (v. Adista nn. 66/03, 46/05, 46, 86 e 88/06). Non c’è dubbio, anzi, che proprio sulla Teologia del Pluralismo Religioso si focalizzino le maggiori preoccupazioni di Roma, come emerso con forza già a partire dalla Dominus Iesus (la Dichiarazione sull’unicità e l’universalità salvifica di Gesù Cristo e della Chiesa pubblicata nel 2000 dalla Congregazione per la Dottrina della Fede), per continuare con le Risposte a quesiti riguardanti alcuni aspetti circa la dottrina sulla Chiesa date dalla Congregazione per la Dottrina della Fede, pubblicate il 10 luglio scorso (v. Adista n. 53/07), e per finire con la Nota su alcuni aspetti dell’evangelizzazione diffusa lo scorso 14 dicembre sempre dal dicastero guidato dal card. William Levada (v. Adista n. 89/07). Una lunga serie di provvedimenti ha colpito, così, quanti si sono occupati in vario modo di dialogo tra fedi, di questioni relative all’unicità di Cristo, alla funzione della Chiesa nella salvezza, al valore salvifico delle altre religioni, da p. Tissa Balasuriya dello Sri Lanka (v. Adista n. 87/96) al belga p. Jacques Dupuis (v. Adista n. 19/01), al gesuita statunitense p. Roger Haight, (e, sul versante della cristologia, al gesuita p. Jon Sobrino; v. Adista n. 23/07) fino a p. Peter Phan, statunitense di origine vietnamita (v. Adista n. 89/07). E se persino un teologo come il francese Claude Geffré, che non ha mai assunto posizioni radicali sul tema del pluralismo religioso, continuando per esempio ad affermare l’unicità della mediazione di Cristo per la salvezza del mondo, ha avuto qualche problema con il Vaticano (vedendosi negare il conferimento del dottorato honoris causa da parte della facoltà di teologia di Kinshasa, nella Repubblica Democratica del Congo; v. Adista n. 45/07), di sicuro non potrà meravigliare la condanna da parte dei vescovi spagnoli – in assoluta coerenza con l’ultraconservatrice Istruzione pastorale Teologia e Secolarizzazione in Spagna. A quarant’anni dalla chiusura del Concilio Vaticano, emanata dalla Conferenza episcopale nel 2006 - di un’opera, quella appunto di Vigil, da ricondurre alla frontiera più avanzata rappresentata dalla Teologia pluralista della Liberazione (dell’autore abbiamo pubblicato numerosi articoli e commenti, vedi per esempio i numeri 10 e 32/04; 18, 36 e 88/05; 14, 52 e 88/06; 18/07 e il libro digitale, tradotto in italiano da Adista, Deporre i poveri dalla croce: cristologia della liberazione).Il libro di Vigil, pubblicato nel 2005 simultaneamente in Spagna e in Ecuador (edito da Abya Yala), offre una visione d’insieme della teologia del pluralismo religioso, inteso non come un nuovo ramo della teologia ma come un nuovo paradigma in cui riversare l’intero patrimonio del cristianesimo. L’opera, costruita secondo il metodo del “vedere, giudicare e agire” proprio della teologia della liberazione, riprende il corso di teologia popolare precedentemente pubblicato nel 2002 sul portale teologico latinoamericano Servicios Koinonía, strutturato in 24 unità didattiche, ciascuna delle quali provvista anche di indicazioni di testi antologici, di domande per la riflessione personale o la discussione di gruppo e di una selezione bibliografica. Di seguito, dopo la Nota della Commissione episcopale spagnola per la Dottrina della Fede, riportiamo, in una nostra traduzione dallo spagnolo, ampi stralci dell’unità didattica relativa agli “Aspetti dogmatici cristologici” (la versione integrale, in spagnolo, di questa unità come delle altre 23 può essere letta sul sito di Atrio all’indirizzo www.atrio.org/?p=1088). (claudia fanti)

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