LA RESISTENZA, IL CONCILIO E OLTRE: CAMILLO DE PIÀZ, 90 ANNI SULLA FRONTIERA DEL DIALOGO
Tratto da: Adista Notizie n° 19 del 08/03/2008
34320. TIRANO (SO)-ADISTA. Grande festa domenica 24 a Tirano, in Valtellina, per i 90 anni di padre Camillo De Piàz, il religioso servita da più di cinquant'anni punto di riferimento della Chiesa conciliare, interlocutore privilegiato per credenti e non credenti in ricerca, sempre in prima linea nel prospettare scenari di dialogo e di approfondimento, soprattutto sulle questioni che riguardano i rapporti tra la fede, la società e le istituzioni (di qui i suoi ripetuti problemi col S. Uffizio). De Piàz è stato cofondatore del Fronte della Gioventù, la più nota ed estesa organizzazione giovanile partigiana (costituita dai rappresentanti dei giovani di tutti i partiti antifascisti), animatore per anni della Corsia dei Servi, centro culturale d'avanguardia nel mondo cattolico prima e dopo il Concilio. Ma soprattutto, padre Camillo è stato compagno inseparabile di David Maria Turoldo. Il binomio De Piàz-Turoldo fu inscindibile e felice, fin dagli anni della Resistenza quando insieme, pubblicavano e diffondevano a Milano il foglio clandestino "L’uomo": Padre Davide era comunicativo, Padre Camillo più riservato, a suo agio in pubblico il primo, quasi a disagio il secondo, irruento e passionale Padre Davide, pacato, problematico e sottile Padre Camillo. In Valtellina De Piaz è un personaggio popolare e ciò spiega la partecipazione alla sua festa di tanti suoi concittadini a cui si sono aggiunti altri amici, soprattutto di Milano. Durante la celebrazione eucaristica padre Ermes Ronchi, priore del convento di S. Carlo al corso di Milano ha detto parole significative e non scontate ("Padre Camillo è stato un precursore ed ha capito molte cose prima e meglio di tutti") che sono state, in qualche modo, un'autocritica per la condizione di isolamento al quale egli fu ripetutamente costretto, nel suo Ordine e negli ambienti ecclesiastici. In mattinata, dopo la messa, la sala consigliare del comune ha visto la presenza delle autorità locali (il sindaco, il prefetto) insieme agli amici per un omaggio semplice ed affettuoso. Hanno mandato messaggi il nuovo vescovo di Como mons. Diego Coletti e, dal Vaticano, mons. Francesco Coccopalmerio (presidente del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi) e mons. Gianfranco Ravasi (presidente del Pontificio Consiglio della Cultura). Il pranzo, con 120 persone, è stata una visiva manifestazione delle relazioni a tutto campo di Padre Camillo; insieme si sono trovati intellettuali di area laica e politici di area democratica, esponenti del clero e del dissenso cattolico ed infine, allo stesso tavolo, magistrati progressisti ed alcuni esponenti degli anni di piombo ora impegnati, dopo lunghi anni in carcere, in attività di volontariato. alla fine della giornata padre Camillo era felice. Ad Adista ha raccontato: "Non sapevo di essere così amato! C'era molta gente e gente bella! Tanti amici e di qualità!". Una ricca biografia di Camillo De Piàz è contenuta nel libro di Giuseppe Gozzini "Sulla frontiera" (v. Adista n. 59/06)
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