
Bonelli accusa il governo italiano di complicità per la scomparsa della deputata brasiliana latitante in Italia
Angelo Bonelli, deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, oggi ha presentato alla Camera un’interpellanza urgente in merito alla presenza in Italia della deputata brasiliana Carla Zambelli, che gode della cittadinanza sia del Paese carioca che del Bel Paese. Zambelli, che si è resa irreperibile non appena messo piede sul nostro suolo, è sotto mandato d’arresto dell’Interpol perché il 14 maggio 2025 è stata condannata dal Tribunale Supremo Federale «all’unanimità, a 10 anni di reclusione per l’invasione del sistema del Consiglio Nazionale di Giustizia, in collaborazione con l’hacker Felgatti Neto, con l’obiettivo di inserire documenti falsi, tra cui un mandato d’arresto per un giudice della Corte Suprema Alexandre de Moraes».
«Una ricercata internazionale per reati gravissimi, Carla Zambelli – ha detto Bonelli –, è entrata liberamente in Italia e oggi il governo fa finta di non sapere dove sia. Il ministero dell’Interno sapeva perfettamente che Zambelli stava arrivando a Fiumicino, ma ha scelto deliberatamente di non attivare alcuna misura di monitoraggio o di vigilanza. È una vergogna inaudita. Siamo davanti a un caso che getta discredito sulle istituzioni italiane e sulla nostra credibilità internazionale. Il popolo brasiliano, la stampa brasiliana, sappiano che il governo italiano ha consentito alla deputata Carla Zambelli di entrare in Italia sapendo che era ricercata dalla giustizia brasiliana senza attivare alcun monitoraggio».
«È una copertura politica. E il sospetto è fondato – ha spiegato il deputato AVS –: sappiamo bene quali siano i legami tra la Lega e il partito dell'ex presidente Jair Bolsonaro, di cui Zambelli è esponente di punta. Viene da pensare che sia stato qualcuno, dentro le istituzioni, a dire di non monitorare. Si fosse trattato di un attivista italiano, magari minorenne, di Ultima Generazione, il controllo sarebbe scattato immediatamente. Ma per una ex deputata condannata per gravissimi reati, con cittadinanza italiana, no, nessun controllo, nessuna vigilanza, nessun arresto. Semplicemente, non la volete trovare. Siete voi, governo Meloni, a coprire la sua fuga».
«L’Italia – ha concluso – non può diventare il rifugio dei ricercati, dei golpisti, dei criminali. È inaccettabile che una persona possa dire “ho la cittadinanza italiana, sono intoccabile” e che lo Stato si giri dall’altra parte. Nessun cittadino, italiano o con doppia cittadinanza, può essere intoccabile davanti alla legge. Il governo Meloni si sta assumendo una responsabilità politica e diplomatica gravissima». Fa il paio per gravità con la fuga di Zambelli la notizia che il governo Meloni, il 22 maggio, ha dato la cittadinanza ai figli di Bolsonaro, Eduardo, Carlo e Flavio. Jair Bolsonaro è sotto processo per il tentato golpe ai danni del presidente eletto Lula».
*Foto ritagliata di Palacio do Planalto, tratta da Flickr
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