
Com'è cambiato il panorama religioso dal 2010 al 2020: lo studio del Pew Research Center
Il Pew Research Center, centro studi statunitense che fornisce informazioni su problemi sociali, opinione pubblica, andamenti demografici sugli Stati Uniti e il mondo in generale, ha pubblicato il 9 giugno l’analisi su “Come è cambiato il panorama religioso globale dal 2010 al 2020”, che è stata condotta su oltre 2.700 censimenti e sondaggi.
La constatazione complessiva è che dal 2010 al 2020 la popolazione mondiale è aumentata, così come la maggior parte dei gruppi religiosi. La proporzione fra questi dice che i musulmani sono cresciuti più rapidamente e che i cristiani sono rimasti indietro rispetto all'aumento della popolazione globale.
I cristiani (di tutte le confessioni, considerati come un unico gruppo) sono rimasti il gruppo religioso più numeroso al mondo, ma non hanno tenuto il passo con la crescita demografica globale dal 2010 al 2020.
Il numero dei cristiani è aumentato di 122 milioni, raggiungendo i 2,3 miliardi, ma in percentuale sulla popolazione mondiale, i cristiani sono scesi di 1,8 punti percentuali, attestandosi al 28,8%.
I musulmani sono stati il gruppo religioso in più rapida crescita nel corso del decennio. Il loro numero è aumentato di 347 milioni, più di quello di tutte le altre religioni messe insieme. La quota di popolazione musulmana nella popolazione mondiale è aumentata di 1,8 punti, arrivando al 25,6%.
I buddisti sono stati l'unico grande gruppo religioso a contare meno fedeli nel 2020 rispetto a dieci anni prima. Il loro numero a livello mondiale è diminuito di 19 milioni, scendendo a 324 milioni, ovvero, In percentuale, di 0,8 punti, attestandosi al 4,1%.
Le persone senza alcuna affiliazione religiosa, a volte chiamate “nones”, sono state l’unica categoria, oltre ai musulmani, la cui percentuale nella popolazione mondiale è cresciuta. Il numero di persone non affiliate a nessuna religione è aumentato di 270 milioni, raggiungendo 1,9 miliardi e salendo di quasi un punto percentuale, al 24,2%.
Gli indù sono cresciuti più o meno allo stesso ritmo della popolazione mondiale complessiva. Aumentati di 126 milioni, hanno raggiunto quota 1,2 miliardi, ma in proporzione alla popolazione mondiale, si sono mantenuti stabili al 14,9%.
Anche la quota degli ebrei nella popolazione mondiale è rimasta stabile. Sono cresciuti di quasi 1 milione, raggiungendo i 14,8 milioni. Gli ebrei - il gruppo più piccolo nello studio - rappresentano circa lo 0,2% della popolazione mondiale.
Tutte le altre religioni (inclusi Bahá'í, Taoisti, Giainisti, Sikh, seguaci di religioni popolari e numerosi altri gruppi) si sono espanse parallelamente al resto del mondo. La loro quota sulla popolazione mondiale è rimasta stabile al 2,2%.
Nel complesso, nel 2020 il 75,8% della popolazione mondiale si identificava con una religione. Il restante 24,2% non si identificava con alcuna religione, rendendo le persone senza affiliazione religiosa il terzo gruppo più numeroso in questo studio, dopo cristiani e musulmani.
Dal 2010, la quota della popolazione mondiale che ha una qualche affiliazione religiosa è diminuita di quasi 1 punto percentuale (dal 76,7%), mentre la quota senza affiliazione è aumentata della stessa quantità (dal 23,3%).
La crescita dei "non affiliati" religiosi è sorprendente perché si trovano in una situazione di "svantaggiamento demografico": la loro popolazione è mediamente relativamente anziana, con tassi di natalità relativamente bassi. Tuttavia, la quota di persone non affiliate alla religione ha continuato a crescere, perché molte persone affiliate in tutto il mondo – principalmente cristiane – stanno "abbandonando" la religione.
Lo studio prosegue per molte e molte pagine rilevando le modifiche del panorama religioso nel decennio preso in esame a livello continentale e per Paesi, la distribuzione geografica dei gruppi religiosi nel 2020, un’analisi sul perché “il cambiamento è avvenuto a livello globale”, ecc.
Lo studio del Pew Research Center è a questo link.
*L'immagine è tratta dallo studio del Pew Research Center
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