DOCTOR "MEDIATICUS". DOTTORATO IN COMUNICAZIONE A RUINI, ATTIVISSIMO "PENSIONATO"
Tratto da: Adista Notizie n° 31 del 19/04/2008
34371. ROMA-ADISTA. Difficile immaginare un premio ‘alla carriera’ più significativo e calzante: lo scorso 10 aprile, il card. Camillo Ruini ha ricevuto dalla Pontificia Università della Santa Croce un dottorato honoris causa in comunicazione sociale istituzionale; tra le motivazioni che hanno spinto l’ateneo dell’Opus Dei a conferire il riconoscimento a Ruini c'è proprio "l’intuizione del progetto culturale orientato in senso cristiano" che l’allora presidente della Conferenza Episcopale Italiana presentò nel 1994. L’evento, a pochi giorni dal voto, è stata anche l’occasione per ritrovarsi con alcuni vecchi e fidati alleati della lunga ‘campagna d’Italia’ della Chiesa, da Gianni Letta a Paola Binetti, da Ettore Bernabei a Joaquín Navarro Valls, oltre a mons. Giuseppe Betori, mons. Rino Fisichella, mons. Claudio Giuliodori, il direttore di Avvenire Dino Boffo e quello del Sir Paolo Bustaffa.
Nella sua lectio magistralis, il neo-dottore di ricerca non ha perso l’occasione per tracciare un bilancio dell’azione dei suoi venti anni alla guida della Cei, e per tornare a lamentare la ‘persecuzione’ di cui sarebbe oggetto la Chiesa italiana. "In Italia, nella comunicazione sociale prevalgono ancora, almeno sul piano quantitativo, orientamenti non favorevoli alla Chiesa", ha affermato, e anche se "molti ritengono che sul piano mediatico la Chiesa in Italia sia fin troppo presente, specialmente nella persona del Papa, e, ahimè, anche del cardinal Ruini", cioè "è vero soltanto sotto un ben determinato profilo, quello dei rapporti della Chiesa con la politica, o con il denaro, o con le problematiche del sesso e dei suoi abusi". In realtà, "la sproporzione tra la presenza capillare che, in Italia, la Chiesa ha nel vissuto quotidiano della gente, sul versante religioso, caritativo, familiare, educativo ed il suo rilievo assai minore nella ‘cultura pubblica’ e nella comunicazione sociale" "non è del tutto superata" e l’immagine della Chiesa fornita dai media è "un'immagine troppo parziale, prevalentemente negativa e a volte caricaturale della Chiesa stessa, e purtroppo anche del messaggio di salvezza che le è affidato".
Alla lamentazione Ruini ha affiancato l’elogio della sua opera di ‘ristrutturazione’ dei media cattolici compiuta nel corso del suo ‘ventennio’ e, soprattutto, del "progetto culturale", descritto come il tentativo di "evangelizzare la cultura italiana del nostro tempo, mostrando che essa, storicamente impregnata e in larga misura plasmata dal cattolicesimo, può rinnovarsi ed inoltrarsi nel futuro non allontanandosi da questa sua matrice, ma al contrario traendo da essa nuova linfa ed ispirazione". In conclusione, il cardinale non ha mancato di ringraziare i propri ospiti descrivendo il loro fondatore Josemaria Escrivá de Balaguer addirittura come un ‘precursore’ del Concilio Vaticano II. "In un comunicatore cristiano – ha detto infatti Ruini – la professionalità deve sposarsi con l’umile ma decisa ricerca della santità (...). È questa la grande lezione di vita che ci ha dato S. Josemaría Escrivá e che ritroviamo nel Concilio Vaticano II".
In questi che sembrano essere davvero gli ultimi mesi prima del definitivo addio alla guida del Vicariato, Ruini sta mettendo in fila i pezzi per assicurarsi potere e rilevanza anche durante la pensione e per fare in modo che la sua ‘eredità’ non vada dispersa. Lo scorso gennaio, la Cei lo ha messo alla guida di un Comitato per il progetto culturale creato appositamente per lui, e riempito di personalità a lui fedelissime: il patriarica di Venezia, card. Angelo Scola, l’arcivescovo di Oristano mons. Ignazio Sanna, Paola Bignardi, Dino Boffo, gli esperti di antropologia Francesco Botturi e mons. Fiorenzo Facchini, l’ex-presidente del Comitato nazionale di bioetica Francesco D’Agostino, Andrea Riccardi, la professoressa Paola Ricci Sindoni, membro del CdA di Avvenire, il rettore della Cattolica Lorenzo Ornaghi e Eugenia Scabini, che insegna, sempre alla Cattolica, psicologia sociale della famiglia.
Per celebrare l’opera ruiniana di riorganizzazione dei media cattolici è inoltre previsto, dall’8 al 10 maggio a Milano, un grande convegno per celebrare contemporaneamente i 40 anni di Avvenire, i 20 del Sir e i 10 di Sat2000: ad aprire la tre giorni sarà il successore di Ruini alla guida della Cei, il card. Angelo Bagnasco. Ai primi di giugno è invece previsto il Convegno diocesano di Roma: potenzialmente, soprattutto se sarà papa Benedetto XVI a inaugurarlo, una buona occasione per annunciare il successore alla guida del Vicariato (sempre in bilico tra Fisichella e Betori, anche se c’è chi scommette sull’outsider card. Agostino Vallini). E qualche settimana dopo cadono, quasi in contemporanea, il 25° anniversario della sua ordinazione episcopale e il 17° del cardinalato: sono in preparazione festeggiamenti sontuosi. Ma guai a chiamarla festa di addio. (alessandro speciale)
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