UN VESCOVO AD IMMAGINE DEL SUO POPOLO. IL MINISTERO EPISCOPALE SECONDO JACQUES GAILLOT
Tratto da: Adista Documenti n° 36 del 03/05/2008
DOC-1989. BRUXELLES-ADISTA. "Benvenuto al vescovo che si lascerà forgiare dal suo popolo per diventare, con la forza dello Spirito, un pastore secondo il cuore di Dio". Con queste parole, che ne raccolgono il significato più profondo, si conclude un articolo di mons. Jacques Gaillot, vescovo di Evreux, in Francia, dal 1982 al 1995, poi punito dal Vaticano per il suo impegno politico - soprattutto riguardo all’immigrazione - nonché per le sue aperture a livello ecclesiale, e da allora vescovo della diocesi "virtuale", senza corpo, di Parthenia, in Algeria. L’intervento, che affronta il tema del ruolo del vescovo ed è intitolato Comment devenir évêque aujourd’hui?, è stato pubblicato sul bollettino di Pavés (Pour un autre visage d’Église et de société), una rete di cattolici progressisti del Belgio francofono, inserita a sua volta nella rete Église et liberté e nel movimento "Noi siamo Chiesa" (28/3/2008).
Lo riportiamo di seguito, in una nostra traduzione dal francese. (l. e.)
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