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SINISTRA CRISTIANA A CONVEGNO IN OTTOBRE. MA PER IL DIOCESANO DI BOLOGNA SI TRATTA DI "ILLUSIONI" GIÀ SPENTE DALLA STORIA

Tratto da: Adista Notizie n° 59 del 06/09/2008

34556. ROMA-ADISTA. Prima uscita pubblica per la Sinistra Cristiana, il "servizio politico per la Costituzione, la laicità e la pace", promosso da Raniero La Valle (v. Adista nn. 55 e 58/08) che ha lanciato la proposta di tenere a Roma, al Centro Congressi Frentani, il Convegno nazionale programmatico della Sinistra Cristiana, il prossimo 4 ottobre, giorno della festa di San Francesco ma anche data prevista per l’incontro, al Quirinale, fra il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e papa Benedetto XVI.

"L'opportunità del convegno – scrive La Valle in una lettera ai firmatari del Manifesto per la Sinistra Cristiana – sta nell'urgenza ormai di rendere visibile la nostra proposta e di cominciare a precisarne gli impegni e i temi. E servirà anche a un ulteriore chiarimento sulla novità che ha suscitato finora i maggiori commenti, cioè sull'introduzione dell'aggettivo ‘cristiana’ e del sostantivo ‘sinistra’ per significare la collocazione e i moventi di questo progetto di ‘servizio politico’, ma anche la sua natura laica e non confessionale, comprensiva e non esclusiva, aperta e non identitaria, fronte di impegno e di lotta per uomini e donne che amano e aderiscono alla giustizia". L’iniziativa è ancora in fase di costruzione – ed è vincolata alle risposte positive che arriveranno in queste settimane – ma hanno già assicurato la loro partecipazione, fra gli altri, Rita Borsellino, il presidente emerito della Corte Costituzionale Valerio Onida, il pastore battista Gioele Fuligno, il filosofo Roberto Mancini e il magistrato Domenico Gallo.

Frattanto, durante l’estate, Bologna Sette, il settimanale diocesano di Bologna – città a cui La Valle è molto legato avendo diretto per sette anni il quotidiano cattolico bolognese L’Avvenire d’Italia, chiamato dall’allora arcivescovo della città felsinea, il card. Giacomo Lercaro – ha sferrato un duro attacco all’iniziativa di Sinistra Cristiana e allo stesso La Valle con un commento in prima pagina (nell’edizione datata 13 luglio) del coordinatore redazionale, Stefano Andrini, titolato "Cattolici e politica. Quando il povero sostituisce Dio". Lo spunto, oltre che dal lancio dell’iniziativa, è fornito da un articolo scritto da La Valle per il periodico dell’associazione "Il Mosaico" in cui afferma che "la laicità consiste nel prendersi cura del mondo seguendo le preferenze di Dio che sono i servi, i poveri, i bambini, le donne, gli stranieri. Che cosa si può fare con questa laicità? Ci si può ad esempio fare politica. E anche i cristiani la possono (la debbono) fare mettendo in gioco, in una dichiarata visione politica di sinistra, motivazioni e ispirazioni cristiane. La formazione di veri e propri gruppi di sinistra cristiana, non comporterebbe alcun rischio di integralismo: al contrario il pluralismo, l’apprezzamento delle differenze, la ricerca delle alleanze e la mediazione per il bene comune, sarebbero nel suo stesso codice genetico".

Quelle di La Valle sono "illusioni" che "la storia ha provveduto più volte a spegnere" replica Andrini, che accusa l’ex senatore della Sinistra Indipendente e tutto il "cattolicesimo progressista" di immanenza, di aver sostituito Dio con i poveri e di "deriva militante". E chiama come testimoni a sostegno delle sue tesi il teologo brasiliano Clodovis Boff – che pochi mesi fa ha dichiarato il suo pentimento per aver aderito, per oltre trent’anni, alla Teologia della Liberazione, criticando la "riduzione" e la "politicizzazione" della fede (v. Adista nn. 49 e 52/08) – e il sociologo Pietro De Marco, con la sua relazione tenuta durante il recente convegno revisionista della Fondazione "Magna Carta" su don Milani e p. Balducci (v. Adista n. 55/08). "La cultura progressista – aveva detto De Marco, citato da Andrini – rappresenta il trasferimento di frammenti di esperienza in un mondo illusorio, anzi onirico, ove essi possono essere ordinati liberamente, fuori dai vincoli di realtà". In questo percorso tipico dell’intelligencija militante cattolica, "l’ottimismo della salvezza cristiana", aveva aggiunto, "è ridotto alla ingenua speranza nella bontà e nell’auto-riscatto dell’uomo moderno e della sua storia. La sfera pubblica occidentale si alimenta così di una iper-morale senza trascendenza". "Le parole di De Marco e di Clodovis Boff rispondono in maniera efficace a La Valle", conclude Andrini. "E, a mio parere, ci interrogano anche come cristiani bolognesi": "‘Comunisti nella Chiesa e cristiani nel partito’, recitava un vecchio slogan spagnolo. Noi invece vogliamo essere cristiani ovunque". (luca kocci)

 

 

 

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