I percorsi futuri di Chiesa di tutti, Chiesa dei poveri
Tratto da: Adista Documenti n° 16 del 27/04/2013
Il Comitato promotore di “Chiesa di tutti Chiesa dei poveri” ha ipotizzato e ora propone i seguenti successivi percorsi, due più semplici e ravvicinati, due più impegnativi di medio periodo.
Il primo è quello di chiedere a tutte le associazioni e riviste firmatarie dell’incontro del 15 settembre (a 50 anni dall’inizio del Concilio) e di quello di oggi sulla Pacem in Terris di ricordare con iniziative locali (celebrazioni eucaristiche o altro) i 50 anni dalla morte di papa Giovanni il prossimo 3 giugno; il secondo è quello, in concomitanza e in simpatia con l’assemblea del Consiglio Ecumenico delle Chiesa di Busan in Corea del prossimo ottobre, di realizzare localmente iniziative concrete per un nuovo ecumenismo dal basso, anche con il primo passo costituito dalla reciproca ospitalità eucaristica, dove ce ne sono le condizioni.
Sui tempi più lunghi la proposta è quella di due incontri nazionali (primavera 2014 e primavera 2015), il primo sulla vita della Chiesa, la sua povertà, la collegialità, la sinodalità, la presenza e il ruolo delle donne e i ministeri tenendo in conto la Lumen Gentium, e quanto farà e dirà il nuovo vescovo di Roma Francesco; il secondo per affrontare la questione della pratica del Vangelo di fronte alle realtà sofferenti del mondo, a partire dal rapporto Nord/Sud, tra ricchi e poveri, tra distruzione e salvaguardia del creato, tenendo in conto la Gaudium et Spes.
Avremo infine nel dicembre 2015 l’incontro mondiale a Roma di tutti i movimenti di ispirazione “conciliare” della Chiesa cattolica, a 50 anni dalla conclusione del Concilio.
Si ipotizza di organizzare queste iniziative anche in modo decentrato, ci si aspetta e si auspica che, all’interno del percorso “Chiesa di tutti Chiesa dei poveri” si riconoscano iniziative organizzate a livello locale e che il sito <wwwchiesadituttichiesadeipoveri.it> sia lo strumento principale di comunicazione e di collegamento.
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