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I responsabili religiosi USA contro la legge di bilancio di Trump: è ingiusta, immorale, fonte di dolore e caos

I responsabili religiosi USA contro la legge di bilancio di Trump: è ingiusta, immorale, fonte di dolore e caos

Il 29 giugno, il senato americano ha approvato il disegno di legge fiscale HR 1 proposto dal presidente statunitense Donald Trump che lo ha denominato “One Big Beautiful Bill Act”. Prevede ampi tagli all’assistenza sociale e ai servizi pubblici per finanziare ampi tagli alle imposte destinate ai grandi affaristi americani. L’attuazione del ddl comporterà un sensibile aumento del debito pubblico Usa, già a quota 36.200 miliardi di dollari a fine dicembre 2024. Scrive infatti The Guardian che, «secondo le stime degli analisti apartitici, la versione del disegno di legge di Trump sul taglio delle tasse e sulla spesa aggiungerebbe trilioni al debito pubblico statunitense, pari a 36,2 trilioni di dollari».

Vi si è notoriamente opposto anche l’ex alleato di Trump Elon Musk secondo il quale tale legge «distruggerà milioni di posti di lavoro in America e causerà un immenso danno strategico al nostro Paese!» in quanto «dà elemosine alle industrie del passato mentre danneggia gravemente le industrie del futuro».

A nulla è valsa ovviamente la lettera inviata ai senatori il 26 giugno, firmata congiuntamente da oltre 40 fra vescovi, pastori, rabbini e imam per esortare il Senato a non approvare un disegno di legge dalle conseguenze sociali, morali e umanitarie devastanti sia per le comunità di immigrati che per le fasce più vulnerabili del Paese. Di seguito il testo della lettera e il nome dei primi firmatari.

 

Gentili Senatori,

noi sottoscritti leader religiosi, vi scriviamo per chiedervi di opporvi alla legge HR 1, la legge di riconciliazione di bilancio (*) attualmente all'esame del Senato degli Stati Uniti. Riteniamo che le modifiche apportate dal Senato degli Stati Uniti alla legge siano insufficienti e non ne attenuino significativamente gli effetti negativi.

In primo luogo, fornisce decine di miliardi di dollari al governo per intraprendere una campagna di deportazioni di massa che separerà le famiglie statunitensi, danneggerà i bambini cittadini statunitensi e immigrati e seminerà il caos nelle comunità locali. Ciò alimenterà retate anti-immigrazione in tutto il Paese, danneggiando le laboriose famiglie di immigrati essenziali per la nostra economia e causando disordini diffusi come quelli a cui abbiamo recentemente assistito a Los Angeles.

Questo finanziamento sarà utilizzato anche per colpire le comunità religiose, poiché il Dipartimento per la Sicurezza Interna (DHS) ha rimosso i luoghi di culto dalla sua lista di luoghi sensibili, consentendo agli agenti dell'ICE di accedervi per motivi di controllo. Abbiamo già assistito a una riduzione della partecipazione a molte delle nostre funzioni religiose nelle nostre confessioni, poiché la minaccia di controlli ha dissuaso molte famiglie dal praticare la propria fede.

Inoltre, il disegno di legge prevede finanziamenti per un muro lungo il confine tra Stati Uniti e Messico che, a nostro avviso, spingerà i migranti nelle regioni più remote del confine e porterà a un aumento dei decessi tra i migranti. Danneggerebbe anche l'ambiente locale lungo il confine e costringerebbe i disperati richiedenti asilo in cerca di sicurezza a fare sempre più affidamento sui trafficanti di esseri umani.

Come dovreste sapere, le nostre organizzazioni religiose hanno da tempo favorito la creazione di vie legali per la migrazione e un programma di legalizzazione per gli immigrati che vivono negli Stati Uniti da anni e hanno contribuito con il loro duro lavoro alla nostra economia. Riteniamo che l'adozione di queste politiche, anziché l'attuazione di una campagna di deportazione di massa, non solo andrebbe a beneficio dei lavoratori immigrati e delle loro famiglie, ma sarebbe nel migliore interesse della nostra nazione.

In secondo luogo, la legislazione apporta gravi tagli alla copertura sanitaria e all'assistenza alimentare per milioni di cittadini a basso reddito e residenti legali, inclusi richiedenti asilo e rifugiati, spingendoli più a fondo nella povertà. Secondo il Congressional Budget Office (CBO), un ente non di parte, il disegno di legge trasferisce ricchezza da coloro che si trovano nel 10 per cento più basso del reddito a coloro che si trovano nel 10 per cento più alto del reddito nella nostra nazione, aumentando il già ampio divario tra ricchi e poveri.

Dalle nostre diverse prospettive di fede, il test morale di una nazione risulta da come tratta coloro che hanno più bisogno di sostegno. A nostro avviso, questa legislazione danneggerà i poveri e i vulnerabili nella nostra nazione, a scapito del bene comune. La sua approvazione sarebbe un fallimento morale per la società americana nel suo complesso.

Vi chiediamo rispettosamente di votare "no" sulla legislazione di riconciliazione di bilancio, HR 1».

 26 giugno 2025

Sua Eminenza Cardinale Robert W. McElroy Arcivescovo di Washington, DC

Sua Eminenza Cardinale Joseph William Tobin, CSsR Arcivescovo di Newark, New Jersey

Imam Jamal Rahman Interfaith Community Sanctuary, Seattle, Washington

Rabbino Daniel Weiner Seattle, Washington

Reverendissimo Philip N. LaBelle Vescovo della Diocesi Episcopale di Olympia

(il resto delle firme nel testo originale)

(*) La riconciliazione di bilancio è una speciale procedura parlamentare del Congresso degli Stati Uniti istituita per accelerare l'approvazione di alcune leggi federali sul bilancio al Senato. La procedura sostituisce le regole del Senato sull'ostruzionismo, che altrimenti potrebbero richiedere una maggioranza qualificata di 60 voti per l'approvazione. I progetti di legge descritti come progetti di legge di riconciliazione possono essere approvati dal Senato con una maggioranza semplice di 51 voti o 50 voti più quello del vicepresidente come fattore decisivo.

*Foto ritagliata tratta da Flickr

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