
Digiuno di giustizia contro il razzismo degli Stati verso i migranti
NAPOLI-ADISTA. Il nostro digiuno mensile di giustizia in solidarietà con i migranti, iniziato sette anni fa, è un atto di protesta contro le politiche migratorie, razziste e criminali dell’Italia e della Unione europea.
In questo digiuno di agosto, però, vogliamo evidenziare le politiche razziste degli altri Stati nel mondo, nei confronti dei migranti. Iniziamo dagli Usa, che, con il suo presidente Trump, non solo hanno imitato le politiche anti migranti della Ue, ma le hanno di gran lunga superate: paradigmatico è stato il gesto disumano di deportare 3 bambini di due, quattro e sette anni, nati negli Usa, ma figli di madri irregolari; la piccola di due anni è malata di cancro! Contravvenendo così allo Ius soli, legge negli Usa. A questo si aggiungono altre barbarie: rastrellamenti di lavoratori messicani in California, sequestrati dalla “Migra”, conosciuta come Ice (United states immigration and customs enforcement), per essere deportati in Messico. Nei paesi dell’Est degli Usa, decine di migranti vengono arrestati e incatenati per essere deportati in aree militari! Trump ha deciso di deportare in Panama, Guatemala e Costarica i cittadini irregolari. Non solo, ha deciso di deportare nel buco nero di Guantanamo «i peggiori criminali clandestini che minacciano il popolo americano». E a Bukele, il feroce dittatore del Salvador, paese con le carceri più orrende del Sud America, Trump ha detto: «Fai più carceri per più deportati». L’America non è da meno rispetto a Bukele. Di fatto, da poco Trump ha inaugurato Alligator Alcatraz, un carcere in Florida per “detenzione temporanea” di illegali (capienza di tremila posti), circondato di paludi dove sguazzano coccodrilli, alligatori, pitoni…. Solo una mente perversa, sadica può realizzare questo inferno per innocenti. Altro atto di follia è stato quello di dichiarare l’Afghanistan Paese “sicuro”, per cui undicimila afghani, con stato di protezione temporanea, rischiano l’espulsione nell’inferno afghano. Lo ha subito imitato l’Iran che ha deciso di espellere 500mila afghani nel loro paese di origine, considerati una minaccia sia economica che alla sicurezza interna. Questo è lo scempio fatto dalla più grande democrazia al mondo.
E l’Europa, forte del pessimo esempio degli Usa, non fa che accentuare le sue tendenze xenofobe. Ne è un esempio quanto è avvenuto a Varese il 17 maggio scorso, dove i suprematisti europei si sono ritrovati nel nome della “Remigrazione”, cioè della deportazione dai paesi europei della “popolazione non bianca” e dei “non assimilabili.” Presenti i rappresentanti del movimento identitario austriaco, danese, il fiammingo Schild - Vrienden (Scudo e Amici), il francese Jean-Yves LeGallou e lo svizzero Junge Tat. L’incontro è stato promosso dall’italiana “Cultura e Tradizione” di Como, ma soprattutto dalla Lega di Salvini. È ormai il trionfo dell’ultradestra negli Usa e in Europa!
La nostra giornata di digiuno, nel cuore dell’estate, è inserita nel Campo biblico con giovani, il 22 agosto, al Rione Sanità di Napoli. È un gesto di protesta contro questi orrendi delitti, perpetrati dalle democrazie occidentali contro i migranti, gli ultimi di questo mondo. Ma per i seguaci di Gesù, essi sono il volto stesso del Maestro: «Ero forestiero e mi avete accolto».
Foto di Luca Kocci
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