Nessun articolo nel carrello

Vicofaro: ha davvero vinto la logica dei perbenisti solo ordine e disciplina?

Vicofaro: ha davvero vinto la logica dei perbenisti solo ordine e disciplina?

SCANDICCI (FI)-ADISTA. «L’esperienza di don Massimo Biancalani, parroco di Vicofaro (Pt), si è conclusa nel peggiore dei modi: con il trasferimento forzoso di tutti gli ospiti della sua parrocchia, circa 150 migranti, ospitati e con l’allontanamento di don Massimo, dopo dieci anni di impegno per gli “ultimi”». È quanto scrive la sezione dell'Anpi di Scandicci (FI), da sempre vicina all'esperienza della parrocchia di Santa Maria Maggiore, dove don Biancalaniper quasi dieci anni, insieme a numerose volontarie e volontari, ha accolto centinaia di migranti africani (v. Adista Notizie nn. 30 e 41/17; 13, 16, 25, 30, 32 e 38/18; 6/19; 21, 39 e 42/20; 1, 3, 14, 31, 36/22; 6, 10, 24 e 27/25; Adista Documenti n. 22/19; Adista Segni Nuovi n. 41/24; 15, 27 e /25; Adista News 29 luglio, 11, 12 e 13 agosto 2025). 

«Ma la vicenda si è conclusa nel peggiore dei modi non per don Massimo e i volontari che lo hanno aiutato in tutti questi anni, ma per le Istituzioni e la Chiesa in primis - prosegue la nota dell'Anpi di Scandicci -. Abbiamo infatti ancora davanti agli occhi le vergognose immagini della polizia in tenuta antisommossa che ha sgomberato gli ultimi ragazzi rimasti (gli ospiti più fragili e spaventati), le porte sigillate all’interno della Chiesa di Vicofaro, la nomina di un “liquidatore” dell’esperienza di Don Biancalani. Una pagina nera, a nostro avviso, per la Chiesa e le Istituzioni di questo Paese che, come spesso succede, hanno deciso di dare uno schiaffo morale a chi, come ha fatto don Massimo, ha risposto all'invito di Papa Francesco di aprire le Chiese ai poveri ed ai migranti fuggiti da guerre e miseria. E non é stata solo accoglienza, ma anche un percorso di integrazione che ha permesso a tanti ragazzi di trovare un'occupazione e di tornare la sera in un posto dove si sentivano accolti.

Chiediamo ai perbenisti di ieri e di oggi quanti degli ospiti mancano all'appello e sono finiti per strada o rinchiusi nei CPR? Che ne sarà di quei ragazzi che, finiti in carcere per piccoli reati commessi per cercare mezzi di sopravvivenza e che, finita di scontare la pena, non sapranno più a chi rivolgersi per tentare di ricostruire una nuova vita? Domande che, lo sappiamo, rimarranno senza risposta.

L’Anpi Scandicci che, insieme al Comitato Antifascista, ha sostenuto in questi anni l’esperienza e il lavoro di Don Biancalani con raccolta di fondi, vestiario e alimenti, sa da che parte stare: dalla parte della solidarietà e del Diritto all’accoglienza. Esprimiamo tutta la nostra vicinanza e sostegno a Don Massimo ed ai suoi volontari.

In questi tempi così bui dell’Umanità, pensiamo che occorra ancora di più alzare la nostra voce e l’impegno per difendere i Diritti dell’Uomo calpestati ovunque: a Gaza, in Ucraina, in Libia, in Sudan, nei nostri campi dove imperversa il caporalato e lo sfruttamento».

Adista rende disponibile per tutti i suoi lettori l'articolo del sito che hai appena letto.

Adista è una piccola coop. di giornalisti che dal 1967 vive solo del sostegno di chi la legge e ne apprezza la libertà da ogni potere - ecclesiastico, politico o economico-finanziario - e l'autonomia informativa.
Un contributo, anche solo di un euro, può aiutare a mantenere viva questa originale e pressoché unica finestra di informazione, dialogo, democrazia, partecipazione.
Puoi pagare con paypal o carta di credito, in modo rapido e facilissimo. Basta cliccare qui!

Condividi questo articolo:
  • Chi Siamo

    Adista è un settimanale di informazione indipendente su mondo cattolico e realtà religioso. Ogni settimana pubblica due fascicoli: uno di notizie ed un secondo di documentazione che si alterna ad uno di approfondimento e di riflessione. All'offerta cartacea è affiancato un servizio di informazione quotidiana con il sito Adista.it.

    leggi tutto...

  • Contattaci

  • Seguici

  • Sito conforme a WCAG 2.0 livello A

    Level A conformance,
			     W3C WAI Web Content Accessibility Guidelines 2.0

Sostieni la libertà di stampa, sostieni Adista!

In questo mondo segnato da crisi, guerre e ingiustizie, c’è sempre più bisogno di un’informazione libera, affidabile e indipendente. Soprattutto nel panorama mediatico italiano, per lo più compiacente con i poteri civili ed ecclesiastici, tanto che il nostro Paese è scivolato quest’anno al 46° posto (ultimo in Europa Occidentale) della classifica di Reporter Senza Frontiere sulla libertà di stampa.