
Inizia oggi mega-esercitazione Nato, partecipa anche l'Italia. PeaceLink: «Informare il Parlamento e i cittadini»
TARANTO-ADISTA. È cominciata oggi l’esercitazione nucleare “Steadfast Noon 2025”, organizzata dalla Nato con la partecipazione di 14 Paesi, tra cui l’Italia. L’associazione scrive ai i parlamentari delle Commissioni Difesa della Camera del Senato. «L’esercitazione, ospitata quest’anno dai Paesi Bassi, prevede l’impiego di 71 aerei in operazioni di simulazione di conflitti ad “alta intensità”, cioè scenari che includono l’uso di armi nucleari tattiche – scrive PeaceLink –. Sino a pochi anni fa il nome stesso di questa esercitazione era classificato; oggi, sebbene la data di inizio sia pubblica, le informazioni sui contenuti e sugli obiettivi rimangono scarse e non trasparenti. È invece diritto e dovere delle istituzioni democratiche assicurare trasparenza, controllo parlamentare e informazione pubblica su attività che possono riguardare la sicurezza e la salute di milioni di persone. Alla luce di ciò, PeaceLink, associazione impegnata nella promozione della pace, chiede formalmente alle Commissioni Difesa di accertare quali siano gli scenari dell’esercitazione “Steadfast Noon 2025”, in particolare: gli scenari operativi simulati; i livelli di rischio o esposizione - in tali scenari - per le popolazioni civili e le infrastrutture nazionali. Verificare se il Governo italiano abbia informato il Parlamento in ottemperanza ai principi di trasparenza democratica, fornendo un'adeguata informazione. Richiedere al ministero della Difesa e al Ministero della Salute una valutazione degli impatti sanitari, ambientali e di protezione civile che deriverebbero da un conflitto nucleare, anche solo in forma di simulazione strategica. Promuovere un’audizione pubblica con esperti indipendenti di medicina delle catastrofi per illustrare al Parlamento e all’opinione pubblica gli effetti di una guerra nucleare anche limitata sul territorio europeo».
Conclude PeaceLink: «Crediamo che il Parlamento italiano non possa restare estraneo a un evento di tale portata. Confidando nella sensibilità e nel senso di responsabilità delle Commissioni Difesa, chiediamo che questa nostra sollecitazione venga discussa quanto prima e che se ne dia pubblica informazione, come atto di trasparenza verso i cittadini».
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