
La Fcei raddoppia l'impegno per i migranti
Il Consiglio della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) ha deciso di aprire una nuova area di azione nell’ambito del programma “Mediterranean Hope”, programma rifugiati e migranti della stess FCEI. «Nel prendere questa decisione – spiega il presidente della FCEI, pastore Luca Maria Negro – la Federazione delle chiese evangeliche in Italia ribadisce che il soccorso in acque internazionali a profughi che scappano in condizioni disperate da persecuzioni, violenze e torture non è un reato ma, al contrario, un dovere morale che, per noi cristiani, ha anche profonde motivazioni bibliche e teologiche». La decisione segue all’esperienza di “Open Arms”, la nave che all’inizio di marzo ha consentito il salvataggio di oltre 200 persone. In riferimento al successivo sequestro dell’imbarcazione da parte della magistratura, il presidente della FCEI esprime solidarietà a chi «ha il coraggio di impegnarsi nelle attività di ricerca e soccorso in mare nel nome del diritto alla vita e della protezione dei profughi in condizioni di grave vulnerabilità», e al tempo stesso dichiara la sua fiducia nel fatto che «Proactiva potrà dimostrare di avere operato esclusivamente per finalità umanitarie e nel perimetro delle norme del diritto internazionale del mare».
* foto di metaphotos, tratta da Flickr, licenza
Adista rende disponibile per tutti i suoi lettori l'articolo del sito che hai appena letto.
Adista è una piccola coop. di giornalisti che dal 1967 vive solo del sostegno di chi la legge e ne apprezza la libertà da ogni potere - ecclesiastico, politico o economico-finanziario - e l'autonomia informativa.
Un contributo, anche solo di un euro, può aiutare a mantenere viva questa originale e pressoché unica finestra di informazione, dialogo, democrazia, partecipazione.
Puoi pagare con paypal o carta di credito, in modo rapido e facilissimo. Basta cliccare qui!