
Mani Tese in vista del vertice Nato: "La spesa militare porta in un vicolo cieco"
"La spesa militare porta in un vicolo cieco", asserisce la storica associazione Mani Tese in un appello diffuso oggi in vista del vertice NATO.
Domani «24 giugno - scrive in un comunicato - inizia il vertice a L’Aia dove verrà discusso l’obiettivo fissato dalla Nato del 5% sul Prodotto interno lordo. Una follia per l'organizzazione che ricorda l'urgenza di finanziare la cooperazione internazionale
L'aumento della spesa militare porta il mondo in un vicolo cieco. La soluzione sta nella cooperazione internazionale. Che non va tagliata.
In vista del vertice annuale della NATO che si terrà a L’Aia, nei Paesi Bassi, dal 24 al 26 giugno, Mani Tese richiama l'attenzione sul momento storico di profonda incertezza e pericolo che stiamo attraversando.
"Quale associazione che opera quotidianamente a sostegno delle popolazioni del Sud del mondo, siamo profondamente consapevoli che la guerra e l'intensificarsi della corsa agli armamenti costituiscono ostacoli insormontabili allo sviluppo, all'uguaglianza e alla dignità umana", afferma Giuseppe Stanganello, presidente di Mani Tese Ets.
Per il nostro Paese raggiungere l’obiettivo fissato dalla Nato del 5% sul Prodotto interno lordo nei prossimi dieci anni vorrebbe dire aumentare la spesa militare di oltre 400 miliardi di euro rispetto alla proiezione di costi con il livello attuale intorno al 2% (fonte l’Osservatorio indipendente Mil€x sulle spese militari italiane). Stiamo parlando di 40 miliardi di euro all’anno di differenziale in più. Uno squilibrio profondo e inaccettabile. Lo stesso Fondo monetario internazionale a fine maggio ha segnalato che per garantire un simile livello di spesa l’unica opzione sarà quella di tagliare il welfare.
Va ricordato peraltro che l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite (Sdg 17) prevede di destinare almeno lo 0,70% del reddito nazionale lordo proprio all’aiuto pubblico allo sviluppo. L'Italia (dato 2023) è inchiodata allo 0,27%.
"Ogni risorsa destinata al settore bellico rappresenta una detrazione significativa dalla spesa sociale, essenziale per l'istruzione, la sanità, la lotta alla fame e la costruzione di un futuro sostenibile e inclusivo per l'intera collettività globale", conclude Stanganello.
Ufficio stampa Mani Tese Ets: 338.7452950 - ufficiostampa@manitese.it
*Immagine creata con IA
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