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In ricordo di Michele Gesualdi, ad un anno dalla morte

In ricordo di Michele Gesualdi, ad un anno dalla morte

VITERBO-ADISTA. Ad un anno dalla scomparsa di Michele Gesualdi, morto di Sla il 18 gennaio 2018 (v. Adista Notizie nn. 39 e 40/17, 4/18), ex allievo della Scuola di Barbiana di don Lorenzo Milani, il Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo ha commemorato «l’indimenticabile allievo di don Milani custode del suo messaggio e prosecutore del suo impegno, il militante sindacale e politico e il pubblico amministratore sollecito del bene comune, l'amico della nonviolenza».

L'incontro si è aperto con un minuto di meditazione silenziosa, poi il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, ha dato avvio alla commemorazione ricordando con viva commozione quanto abbia contato nella sua personale esperienza, ma anche in quella di tanti altri che si affacciarono all'impegno politico sul finire degli anni Sessanta e nei primi anni Settanta, la lettura delle opere di don Milani e della scuola di Barbiana, da Esperienze pastorali a L'obbedienza non è più una virtù, dalla Lettera a una professoressa alle raccolte allora disponibili delle lettere del priore di Barbiana; quelle letture fecero parte sia della "cassetta degli attrezzi" sia della formazione morale e politica di un'intera generazione di militanti che decisero di opporsi al disordine costituito e di entrare nella lotta affinché il movimento delle oppresse e degli oppressi realizzasse la pace, la giustizia sociale, l'eguaglianza di diritti, la solidarietà che ogni essere umano riconosce e raggiunge, la condivisione del bene e dei beni, la difesa della biosfera casa comune dell'umanità.

E Michele Gesualdi, che col fratello Francuccio al priore era unito da un legame intensamente vissuto in una vicinanza intima e filiale, che aveva curato la prima raccolta delle lettere del priore di Barbiana, che era la figura più nota tra quanti portavano avanti la lezione e il lascito di don Milani, e che poi fu autorevole sindacalista e successivamente pubblico amministratore, è stato tanta parte della diffusione del pensiero e dell'azione di don Milani, testimonianza vivente del messaggio e dell'appello di Barbiana.

Nell'impegno di Michele Gesualdi e degli altri allievi di don Milani che ne hanno proseguito in varie forme e diversi contesti la riflessione e l'azione (e qui il pensiero va subito anche al "Centro nuovo modello di sviluppo" di Vecchiano, e ad altre feconde esperienze), si rispecchia forse la parte migliore delle idee e delle pratiche dei movimenti sociali di quest'ultimo mezzo secolo, a cominciare dal movimento operaio, dal movimento delle donne, dal movimento pacifista e nonviolento, dal movimento ecologista, fino alle innumerevoli iniziative di solidarietà concreta, di condivisione del bene e dei beni, di inveramento della democrazia.

E ricordando Michele Gesualdi non si può non fare un esame di coscienza, e chiedersi come proseguire oggi la lotta che è stata anche la sua per la liberazione dell'intera umanità da ogni menzogna e da ogni violenza, da ogni oppressione e da ogni miseria.

Nel ricordo di Michele Gesualdi occorre proseguire oggi la lotta per la giustizia sociale: affinché ad ogni essere umano sia dato secondo i suoi bisogni, e da ogni essere umano sia dato a seconda delle sue capacità.

Nel ricordo di Michele Gesualdi occorre proseguire oggi la lotta per la pace, affinché cessino tutte le guerre e le uccisioni, e l'umanità si riconosca una e plurale, ed ogni persona sia libera ed eguale in diritti, fraterna e sororale, sollecita sempre del bene comune.

Nel ricordo di Michele Gesualdi occorre proseguire oggi la lotta per la democrazia, affinché nessun essere umano sia escluso, umiliato ed offeso, abbandonato alla solitudine, al dolore, alla paura, alla morte.

Nel ricordo di Michele Gesualdi occorre proseguire oggi la lotta per la difesa della biosfera, casa comune dell'umanità.

Nel ricordo di Michele Gesualdi occorre proseguire oggi la lotta  contro lo sfruttamento e la rapina, contro la schiavitù e le dittature, contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni; in difesa della vita, della dignità e dei diritti di tutti gli esseri umani; in difesa dell'intero mondo vivente.

Nel ricordo di Michele Gesualdi occorre perseverare oggi nella scelta della nonviolenza.

E qui e adesso, nell'Italia di questo tragico ultimo anno in cui un governo scellerato e golpista tenta di imporre un regime di apartheid, commette crimini infami come l'omissione di soccorso di chi è in pericolo di morte, propaganda e pratica razzismo e persecuzioni, ebbene, qui e adesso il nostro primo dovere è opporci alla violenza razzista del governo della disumanità.

Non sarà quindi inutile ripetere anche oggi, mentre ricordiamo Michele Gesualdi e ci proponiamo di collocarci al suo ascolto ed in continuità con il suo impegno di tutta la vita, quale e quanto tragica sia la situazione presente, e quali siano i nostri più urgenti e ineludibili doveri.

Ripetiamo dunque ancora una volta ciò che va gridato dai tetti.

Che il governo della disumanità da mesi sta attuando una politica di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia.

Che esponenti di primario rilievo del governo della disumanità da anni conducono una forsennata propaganda xenofoba e di istigazione al razzismo.

Che il recente cosiddetto "decreto sicurezza" del governo della disumanità introduce nell'ordinamento italiano misure criminali e criminogene di discriminazione razzista - che sono state autorevolmente definite "apartheid giuridico" - palesemente incompatibili con la Costituzione della Repubblica Italiana, con la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, con la Dichiarazione universale dei diritti umani, con lo stato di diritto, con la civiltà giuridica e il diritto internazionale.

E ripetiamo quindi anche quali siano i nostri più urgenti doveri.

Occorre che ogni persona senziente e pensante, ogni movimento democratico, ogni istituzione fedele al diritto e all'umanità, si impegni per soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.

Occorre che ogni persona senziente e pensante, ogni movimento democratico, ogni istituzione fedele al diritto e all'umanità, si impegni per ottenere l'immediata cessazione di ogni atto criminale, persecutorio, razzista ed incostituzionale da parte del governo della disumanità.

Occorre che ogni persona senziente e pensante, ogni movimento democratico, ogni istituzione fedele al diritto e all'umanità, si impegni per ottenere le dimissioni del governo della disumanità.

Occorre che ogni persona senziente e pensante, ogni movimento democratico, ogni istituzione fedele al diritto e all'umanità, si impegni per ottenere che i ministri del governo della disumanità responsabili di crimini abominevoli siano processati e condannati secondo le leggi vigenti.

Occorre che ogni persona senziente e pensante, ogni movimento democratico, ogni istituzione fedele al diritto e all'umanità, si impegni affinché siano riconosciuti tutti i diritti umani, e tra essi in primis il diritto di voto, a tutte le persone che vivono nel nostro paese.

Occorre che ogni persona senziente e pensante, ogni movimento democratico, ogni istituzione fedele al diritto e all'umanità, si impegni affinché sia riconosciuto a tutte le persone il diritto di giungere nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro, e che sia concretamente garantito il diritto d'asilo come stabilito nell'articolo 10 della Costituzione.

Occorre che ogni persona senziente e pensante, ogni movimento democratico, ogni istituzione fedele al diritto e all'umanità, si impegni affinché sia finalmente adeguatamente efficacemente contrastata l'economia schiavista ed ogni altro atto di segregazione, di persecuzione e di sopraffazione.

Questo sentiamo e pensiamo: che ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignità, alla solidarietà.

Questo sentiamo e pensiamo: che vi è una sola umanità in un unico mondo vivente casa comune dell'umanità intera.

Questo sentiamo e pensiamo: che salvare le vite è il primo dovere.

Questo sentiamo e pensiamo: che devi agire nei confronti delle altre persone come vorresti che esse agissero verso di te.

Sii tu l'umanità come dovrebbe essere.

Nel ricordo di Michele Gesualdi continuiamo nell'impegno della solidarietà che ogni essere umano riconosce e raggiunge, sostiene e conforta.

Nel ricordo di Michele Gesualdi continuiamo nella lotta nonviolenta contro tutte le menzogne e le oppressioni.

Nel ricordo di Michele Gesualdi la nonviolenza è in cammino.

Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi nell'impegno per la liberazione comune.

Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi nell'impegno per il bene comune dell'umanità.

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