Nessun articolo nel carrello

"Sull'orlo del baratro": 200 esponenti religiosi Usa dicono No ad una guerra con l'Iran

«Una guerra degli Stati Uniti contro l’Iran sarebbe un disastro totale, moralmente e religiosamente indifendibile; i leader religiosi statunitensi devono essere tra i primi ad alzarsi e dire ‘No!’». L’allarme è gettato da quasi 200 leader di Chiese statunitensi che hanno firmato una dichiarazione a favore di una soluzione pacifica al conflitto tra Stati Uniti ed Iran (fra i firmatari di confessione cattolica segnaliamo: suor Mary Sullivan, Sisters of Charity; suor Joan Chittister; il vescovo Marc Stenger, Pax Christi International; suor Elizabeth Toohig, Sisters of Charity; Greet Vanaerschot, Pax Christi International; sour Joette Venneman, Sisters of Charity; suor Teresia Wamuyu Wachira, Pax Christi International.

“Sull’orlo del baratro: #NoWarWithIran” – è questo il titolo della dichiarazione – afferma che, dato «l’intensificarsi dello scontro tra Stati Uniti e Iran, è tempo che i leader delle nostre comunità di fede indichino i metodi più efficaci per evitare il conflitto e pronunciarsi con forza contro un’azione militare che potrebbe avere enormi costi umani e finanziari».

«Mentre siamo d’accordo che l’Iran dovrebbe ripudiare il terrorismo e non riprendere l’arricchimento dell’uranio – prosegue il testo, nella traduzione dall’inglese resa disponibile dall’agenza Notizie Evangeliche (Nev) –  come leader religiosi diciamo che la guerra non è una risposta ed è ingiustificabile per motivi morali e religiosi».

Perciò «chiediamo che i nostri leader politici cerchino soluzioni diplomatiche e umanitarie concrete all’attuale crisi e si astengano dal confronto militare con l’Iran». «Le nostre scritture ci istruiscono ad evitare la guerra e a vivere il più pacificamente possibile con tutti. Chiediamo a tutti i nostri leader religiosi, teologi, sacerdoti e laici di pronunciarsi apertamente sulla possibile guerra con l’Iran». «È tempo di un approccio diverso», osservano ancora i firmatari, che sollecitano il loro Paese anche a «porre fine alla sua politica di sanzioni commerciali severe e punitive contro il popolo iraniano».

*Persepolis, antica città iraniana. Foto di Ziegler175, tratta da Wikimedia Commons, immagine originale e licenza

Adista rende disponibile per tutti i suoi lettori l'articolo del sito che hai appena letto.

Adista è una piccola coop. di giornalisti che dal 1967 vive solo del sostegno di chi la legge e ne apprezza la libertà da ogni potere - ecclesiastico, politico o economico-finanziario - e l'autonomia informativa.
Un contributo, anche solo di un euro, può aiutare a mantenere viva questa originale e pressoché unica finestra di informazione, dialogo, democrazia, partecipazione.
Puoi pagare con paypal o carta di credito, in modo rapido e facilissimo. Basta cliccare qui!

Condividi questo articolo:
  • Chi Siamo

    Adista è un settimanale di informazione indipendente su mondo cattolico e realtà religioso. Ogni settimana pubblica due fascicoli: uno di notizie ed un secondo di documentazione che si alterna ad uno di approfondimento e di riflessione. All'offerta cartacea è affiancato un servizio di informazione quotidiana con il sito Adista.it.

    leggi tutto...

  • Contattaci

  • Seguici

  • Sito conforme a WCAG 2.0 livello A

    Level A conformance,
			     W3C WAI Web Content Accessibility Guidelines 2.0

Sostieni la libertà di stampa, sostieni Adista!

In questo mondo segnato da crisi, guerre e ingiustizie, c’è sempre più bisogno di un’informazione libera, affidabile e indipendente. Soprattutto nel panorama mediatico italiano, per lo più compiacente con i poteri civili ed ecclesiastici, tanto che il nostro Paese è scivolato quest’anno al 46° posto (ultimo in Europa Occidentale) della classifica di Reporter Senza Frontiere sulla libertà di stampa.