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Amazzonia: terre indigene garanzia contro la deforestazione. I risultati di una ricerca

Amazzonia: terre indigene garanzia contro la deforestazione. I risultati di una ricerca

Rilanciata il 12 agosto da IHU Unisinos (istituto nato nel 2001 presso 1l’Universidade do Vale do Rio dos Sinos– Unisinos, a São Leopoldo per «cercare risposte alle grandi sfide della nostra epoca a partire dalla visione dell’umanesimo cristiano»), la ricerca sull’Amazzonia brasiliana pubblicata il 10 agosto sulla rivista scientifica Proceedings della statunitense Accademia nazionale delle Scienze (PNAS) mette in luce che, con diritti di proprietà garantiti, le popolazioni indigene sono efficaci nel preservare la foresta: il tasso di deforestazione sulle loro terre inferiore di due terzi rispetto ad altre aree della regione. Lo studio conferma i dati emersi da due precedenti ricerche, una sull’Amazzonia colombiana (2019), l’altra sull’Amazzonia peruviana (2017), che dimostravano che la concessione dei titoli di proprietà alle comunità indigene hanno aiutato nella conservazione della foresta.

I ricercatori hanno confrontato le informazioni sui titoli di terra concessi agli indigeni dal governo negli ultimi tre decenni con immagini satellitari della foresta e della sua copertura vegetale che mostrano il tasso di deforestazione dal 1982 al 2016: la scoperta è stata che i territori dei popoli originari hanno un tasso di deforestazione annuale inferiore del 66% rispetto alle terre al di fuori dei loro confini.

Secondo l'Istituto Nazionale brasiliano per la Ricerca Spaziale (INPE), complessivamente nell’Amazzonia brasiliana la deforestazione ha raggiunto il livello più alto degli ultimi 11 anni nel 2019, e un aumento del 25% nella prima metà del 2020 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Gli scienziati considerano la protezione della foresta pluviale amazzonica vitale per rallentare il cambiamento climatico globale a causa delle grandi quantità di anidride carbonica che riscaldano il pianeta.

I ricercatori avvertono che con l'aumento dei tassi di deforestazione, e dunque con il minore assorbimento di anidride carbonica da parte degli alberi, la protezione della foresta è diventata una priorità urgente specialmente in Brasile, e include impegni crescenti per proteggere le terre indigene.

Secondo i ricercatori, circa 2 milioni di ettari di terre indigene sono in attesa di essere ufficialmente dichiarati come territorio tribale, ma è un processo che normalmente richiede tempo. Nel frattempo, avvertono gli scienziati, in quelle aree molte società private, pur non avendone diritto, stanno svolgendo attività illegali, come l'estrazione mineraria e il disboscamento, per dimostrare «un uso produttivo del suolo» e ottenerne il titolo di proprietà.

Garantire il pieno diritto delle terre indigene, concludono i ricercatori, è un modo efficace per preservare le foreste perché fornisce protezione legale, rendendo meno probabile che siano occupate, contestate e ambite dalle aziende che cercano di estrarre risorse naturali.

*Foto di dominio pubblico tratta da Pexels, immagine originale e licenza

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