
Al via la "Campagna per il Riconoscimento dello Stato di Palestina"
Il 29 giugno pomeriggio, sulla piattaforma Zoom, si è tenuto l’evento di lancio della Campagna per il Riconoscimento dello Stato di Palestina, che riunisce numerose organizzazioni della società civile di tutto il mondo impegnata per veder riconosciuto lo Stato di Palestina «come 194° membro a pieno titolo delle Nazioni Unite».
Spiega l’invito all’evento, diffuso dalla Rete Italiana Pace e Disarmo: «Dopo più di 80 anni, è ora di riconoscere lo Stato di Palestina come uno Stato sovrano e autonomo, e fermare le violazioni dei diritti umani e la condizione di profughi dei palestinesi nella regione».
Il primo passo, si legge ancora, è in sede europea: la Campagna auspica infatti che ogni Paese membro e poi le istituzioni dell’Unione riconoscano formalmente lo Stato di Palestina, per offrire un «uno slancio più forte perché la Palestina diventi il 194° membro a pieno titolo delle Nazioni Unite».
I Tre principi della Campagna
Primo: il diritto internazionale, la Carta dell’Onu, la Convenzione Europea dei Diritti Umani l’ideale europeo di democrazia ci rendono «obbligati e responsabili a schierarci contro l'annessione dei Territori Palestinesi».
Secondo: il diritto di autodeterminazione è lo stesso, per il popolo israeliano e per quello palestinese. come avvenuto per Israele nel 1948 e 1949, «è ora di riconoscere lo Stato palestinese con la sua piena sovranità».
Terzo: il riconoscimento dello Stato di Palestina «è l'unica soluzione praticabile per fermare ogni forma di violenza e discriminazione», e per «aprire una nuova fase storica di pace, cooperazione e coesistenza» fondata «sul riconoscimento reciproco».
La registrazione dell’evento integrale sulla pagina Facebook della Rete Italiana Pace e Disarmo
Adista rende disponibile per tutti i suoi lettori l'articolo del sito che hai appena letto.
Adista è una piccola coop. di giornalisti che dal 1967 vive solo del sostegno di chi la legge e ne apprezza la libertà da ogni potere - ecclesiastico, politico o economico-finanziario - e l'autonomia informativa.
Un contributo, anche solo di un euro, può aiutare a mantenere viva questa originale e pressoché unica finestra di informazione, dialogo, democrazia, partecipazione.
Puoi pagare con paypal o carta di credito, in modo rapido e facilissimo. Basta cliccare qui!