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"The Last 20" a Milano per incalzare la Comunità internazionale

“The Last 20” (Adista Notizie n. 33/21) è «il primo summit “dal basso” per guardare il mondo con lo sguardo degli ultimi», gli impoveriti, quelli cioè che subiscono il modello di sviluppo dominante e ne pagano le conseguenze nefaste. Un evento, in definitiva, che ribalta la prospettiva del G20, «per parlare dei grandi temi globali con i rappresentanti dei Paesi considerati gli “ultimi 20” del Pianeta per reddito, qualità della vita, condizioni socio-sanitarie» (più precisamente Afghanistan, Burkina Faso, Burundi, Repubblica Centrafricana, Ciad, Repubblica Democratica del Congo, Eritrea, Etiopia, Gambia, Guinea Bissau, Libano, Liberia, Malawi, Mali, Mozambico, Niger, Sierra Leone, Somalia, Sud Sudan e Yemen).

A Milano dal 24 al 27 settembre, presso la Casa della Carità e presso East River, il “summit dal basso” ha promosso una maratona di 4 giorni di incontri, tavole rotonde, eventi artistici, con la partecipazione di numerosi attivisti e rappresentanti degli L20, che hanno parlato di crisi sanitaria, crisi sociale, crisi climatica (quasi in contemporanea alla pre-Cop26 milanese). Tra gli altri, sono intervenuti don Virginio Colmegna (presidente della Fondazione Casa della Carità “A. Abriani”, socio fondatore dell’Associazione Laudato Si’-un’alleanza per il clima, la Terra e la giustizia sociale), Rosario Lembo (presidente del CICMA-Comitato Italiano Contratto Mondiale sull'Acqua), Duccio Facchini (direttore Altreconomia), Marco Trovato (rivista Africa), Silvia Mancini (esperta di public health per MSF Italia), Vittorio Agnoletto (medico e accademico italiano, Medicina Democratica), Gianni Tognoni (Istituto Mario Negri, Tribunale Permanente dei Popoli), Rossella Miccio (presidente Emergency), Filippo Ivardi Ganapini (padre missionario comboniano), Mario Agostinelli (presidente dell’Associazione Laudato Si'), Maurizio Ambrosini (sociologo delle Migrazioni e accademico italiano), Tonino Perna (coordinatore comitato “The Last 20” e vicesindaco della Città metropolitana di Reggio Calabria), Ugo Melchionda (corrispondente italiano per OECD-International Migration Outlook Coordinator), Martina Comparelli (Fridays for future Milano) e John Mpaliza (delegato “Last 20” Repubblica Democratica del Congo).

Diverse le raccomandazioni emerse nel corso del Convegno milanese, rivolte dai L20 alla comunità internazionale. Tra le altre, inserire una disciplina di Educazione ambientale in tutte le scuole di ordine e grado, inserire con urgenza lo status di “rifugiato climatico” nella Convenzione sui Rifugiati del 1951, investire capitali per sostenere misure di adattamento e mitigazione del clima nei Paesi a basso reddito, che subiscono maggiormente i cambiamenti climatici pur non essendone gli artefici.

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