
Greenpeace, Legambiente e WWF: votate chi si impegna veramente nella lotta alla crisi climatica
Un appello agli elettori, che si recheranno alle urne domenica prossima, è stato diffuso oggi da Greenpeace Italia, Legambiente e WWF Italia, tre grandi organizzazioni ambientaliste italiane che chiedono ai cittadini di votare «chi punta in modo chiaro sulla lotta alla crisi climatica e sulla transizione energetica per uscire dalla trappola del caro bollette e delle catastrofi climatiche».
Il tempo per le scelte politiche ambiziose è ora, avvertono le tre organizzazioni, anche perché la crisi climatica è già in atto, «non è un rischio futuro che si può accantonare in attesa di aver risolto tutti gli altri problemi, ma deve essere un asse portante delle politiche nazionali».
A seguito del caro bollette la questione energetica si è resa protagonista della campagna elettorale, «eppure il dibattito è stato confuso e spesso inquinato da elementi che hanno falsato e strumentalizzato un problema grave e reale, senza indicare soluzioni valide e compatibili con un modello energetico realmente sostenibile dal punto di vista ambientale ed economico». Tra i goffi tentativi di rilanciare i combustibili fossili e ipotizzare la realizzazioni di centrali nucleari, risulta «chiaro che la vera soluzione è puntare sulle energie rinnovabili che nessun programma ha potuto non nominare: starà agli elettori, però, capire chi davvero vuole puntare, oltre che su efficienza/risparmio energetico, sulle fonti rinnovabili, le più economiche, veloci da istallare e non dipendenti da combustibili importati, quindi garanzia di indipendenza e sicurezza energetica».
L’appello mette in guardia da chi, tra i candidati, non propone l’eliminazione delle sovvenzioni per i combustibili fossili, da chi propaganda una «produzione nazionale» di gas (oltreché ambientalmente dannoso, il gas italiano è scarso e potrebbe coprire solo un anno e mezzo di consumi).
Chiede inoltre di scegliere bene «chi si impegna davvero ad abbattere in beve tempo le emissioni climalteranti, anche attraverso un nuovo Piano Nazionale Integrato Energia Clima (PNIEC), e ad approvare in tempi brevi una legge sul clima» come già hanno fatto molti Paesi Ue. E chi si impegna ad approvare rapidamente «i decreti attuativi della RED II» per la realizzazione di comunità energetiche rinnovabili.
Insomma, concludono le tre organizzazioni ambientaliste, «oggi la salvaguardia del clima, la transizione energetica e l’interesse nazionale (non solo europeo) coincidono: Greenpeace, Legambiente e WWF invitano i cittadini a esigere che, prima e dopo le elezioni, questa sia la scelta da compiere».
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