Migranti: l'adesione di Meloni e Salvini al papa è a corrente alternata. Commento di Tonio dell'Olio
Ieri, papa Francesco all'Angelus: «Rinnovo a tutti il mio appello affinché non si ripetano simili tragedie. I trafficanti di esseri umani siano fermati. Non continuino a disporre della vita di tanti innocenti. I viaggi della speranza non si trasformino mai più in viaggi della morte, le limpide acque del Mediterraneo non siano più insanguinate da tali drammatici incidenti».
«Le parole del Santo Padre - ha twittato subito la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni - rappresentano un grande richiamo per tutte le Istituzioni. Come Governo le facciamo nostre, continuando a impiegare tutte le forze necessarie per combattere i trafficanti di esseri umani e fermare le morti in mare».
Oggi, Tonio Dell'Olio su "Mosaico dei giorni" posta un suo breve commento intitolato "Stragi di migranti e risposte evangeliche"
«Dopo aver affermato solennemente d'essere d'accordo col Papa che chiede di fermare i trafficanti, chissà se il presidente del consiglio dei ministri si dirà d'accordo anche con Gesù Cristo che dice semplicemente: "Ero forestiero e mi avete ospitato". Il sito Affaritaliani.it titola: "Migranti, il papa parla come Salvini", sottotitolo: il vicepremier: "Condivido le parole del Santo Padre". Mi chiedo se quelle parole le hanno ascoltate (leggerle forse sarebbe chiedere troppo) fino in fondo. Oppure si tratta di un'adesione a corrente alternata. Ad esempio non ho letto dichiarazioni di adesione il 10 ottobre scorso quando Bergoglio disse: "È scandalosa l'esclusione dei migranti! Anzi, l'esclusione dei migranti è criminale, li fa morire davanti a noi. E così, oggi abbiamo il Mediterraneo che è il cimitero più grande del mondo. L'esclusione dei migranti è schifosa, è peccaminosa, è criminale. Non aprire le porte a chi ha bisogno. 'No, non li escludiamo, li mandiamo via': ai lager, dove sono sfruttati e venduti come schiavi". Per rispondere a Piantedosi che dice che "La disperazione non potrà mai giustificare viaggi che mettano in pericolo i propri figli", basti rileggere la pagina della fuga in Egitto di Giuseppe, Maria e Gesù bambino perseguitati da Erode».
*Fuga dall'Egitto, di Giambattista Tiepolo. Foto di Sailko tratta da commons.wikimedia.org, immagine originale e licenza
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