
Mimmo Lucano, lo scandalo dell'umanità
La vicenda di Mimmo Lucano ancora sotto processo per presunti reati attribuitigli in seguito all'accoglienza dei profughi a Riace, va inquadrata in un contesto molto più ampio che dovrebbe sostituire o almeno affiancare i tanti
discorsi sulle migrazioni che serpeggiano di razzismo e di paura della diversità e del cambiamento.
Non solo l'innocenza di Mimmo Lucano risulta evidente a quanti lo avvicinano, gli parlano e si fanno raccontare direttamente da lui l'intera vicenda, ma risulta evidente anche ad esperti giuristi che gli riconoscono sì delle irregolarità amministrative, ma non i reati gravi (peculato, associazione a delinquere,
favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, ecc.).
L' "errore" di Mimmo Lucano è stato, in pratica, non quello di aver infranto la legge, ma di averla, per così dire, superata, elasticizzata, umanizzata, adattata alle circostanze straordinarie che era stato chiamato a gestire.
Detto questo, il contesto più ampio di cui parlavo all'inizio, è quello attualissimo che una parte del mondo (in maggioranza cristiana) è chiamata ad affrontare esodi epocali di persone ormai ridotte alla fame, provenienti dal sud e dall'est del mondo. Esodi ormai inarrestabili..
Lo sguardo miope dei governi nord occidentali e il mainstream assoldato ci mostrano questi disperati come il problema più grande del secolo (e non come la risultante dei problemi da loro stessi creati: colonialismo, sfruttamento da parte delle multinazionali, guerre, cattiva distribuzione delle ricchezze, ecc.). La conseguenza è l'odio, il razzismo, la paura e quindi la ricerca dei mezzi più sbrigativi possibili per fermare le migrazioni: il blocco dei porti, il lasciarli annegare a migliaia ed ora, dopo i recenti accordi con la Tunisia, il lasciarli morire di fame e di sete nel Sahara...
In pratica, tutte le lotte e gli sforzi fatti per redigere carte e controcarte sul rispetto dei diritti umani sono vanificati. Quei morti non contano niente... L'umanità è morta...
Mimmo Lucano che aveva mostrato un modo per accogliere e integrare i migranti (che se fosse stato applicato in tutti i borghi d'Europa avrebbe risolto in gran parte il problema), è stato punito con accuse infamanti e anni di torture psicologiche alle quali ancora resiste. Quel borgo, quel modello ancora tenta di risorgere e di resistere a spese degli "amici di Riace"...
Mimmo si dichiara "ateo", ma la sua vita è Vangelo vivo a differenza di tanti che si dichiarano cristiani, ma non si sa quale Vangelo abbiano letto...
E' questo il discorso da ampliare. Nel 25° capitolo di Matteo non vediamo Gesù condannare chi non è andato a Messa la domenica, ma chi non ha dato da mangiare e da bere a chi ne aveva bisogno, a chi non ha accolto gli stranieri, a chi non ha visitato i carcerati, ecc.
Le omelie di oggi dovrebbero servire non più a ricordare eventi di 2000 anni fa, ma a scuotere i cristiani (o almeno chi si crede tale) a guardarsi intorno, al costruire un mondo solidale ed accogliente. I cristiani razzisti sono uno scandalo.
Questo i preti dovrebbero gridarlo dai tetti!...
* Socie dell'Ass. "La Mano sulla Roccia" - Napoli
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