
Crisi climatica: il report "Inerzia al potere" accusa le politiche italiane
Inerzia al potere. Gli obblighi climatici e la persistente negligenza dello Stato italiano è il titolo del dossier realizzato dall’associazione “A Sud” – Filippo P. Fantozzi, Filippo Garelli, Marica Di Pierri gli autori – nell’ambito della Campagna Giudizio Universale, mobilitazione di cittadini, studenti, scienziati, avvocati, associazioni, centri di ricerca e media indipendenti, consapevoli che sul fronte della crisi climatica resti poco tempo per salvare il Pianeta e i suoi abitanti.
Il dossier, si legge nella sintesi iniziale del fascicolo di 22 pagine, intende «valutare la coerenza delle azioni politiche e legislative intraprese dall’Italia sul clima, prestando particolare attenzione agli sforzi di riduzione delle emissioni (mitigazione)», in rapporto agli obblighi europei e internazionali e anche in rapporto alle acquisizioni ormai consolidate dalla comunità scientifica. Nel report, spiega ancora l’abstract, vengono inquadrati «i contenuti presentati nell’ambito del contenzioso climatico “A Sud e altri vs Italia” e della campagna Giudizio Universale, a sostegno delle cui ragioni è stato redatto. Oltre a ripercorrere brevemente le istanze presentate in giudizio e le argomentazioni poste a loro fondamento, il report si focalizza sul dovere dello Stato di rispettare gli impegni assunti a livello internazionale per fronteggiare l’attuale emergenza climatica».
Questo documento rappresenta anche l’ennesimo atto di accusa nei confronti della classi politica italiana, sottolineando numerose «evidenze che sostengono l’esistenza di una persistente negligenza climatica da parte dello Stato italiano», che si dimostra ancora una volta inadeguato ad affrontare le sfide poste dal cambiamento climatico.
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