Allarme della Santa sede per la proliferazione delle bombe a grappolo
GINEVRA-ADISTA. Preoccupazione del Vaticano rispetto alla produzione, allo stoccaggio, al trasferimento e all’uso nei conflitti armati delle munizioni a grappolo. L’ha espressa ieri mons. Ettore Balestrero, osservatore permanente della Santa sede presso l’Onu durante la 12.ma riunione degli Stati parte della Convenzione sulle munizioni a grappolo. Balestrero si è soffermato sulla necessità di considerare i trattati di disarmo come «impegni morali nei confronti delle generazioni presente e future», ribadendo l’importanza della Convenzione sulle munizioni a grappolo e spiegando che rispettare il diritto internazionale e gli accordi internazionali sul disarmo non è debolezza, ma «una nobile fonte di forza e di responsabilità nei confronti di tutta l'umanità». Di fronte al ritiro degli Stati parte, la Santa sede ha espresso profonda preoccupazione e invitato le nazioni ad aderire alla Convenzione, la cui universalizzazione è da ritenersi «obbligo legale».
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