L'OMBRA DEL REVERENDO MOON DIETRO LO "STRAPPO" DI MILINGO?
Tratto da: Adista Notizie n° 69 del 07/10/2006
33568. WASHINGTON-ADISTA. L'influenza del reverendo Sun Myung Moon, 86 anni, fondatore e leader della Chiesa dell'Unificazione, (poi ribattezzata come Family Federation for World Peace and Unification), un organismo che assomiglia più ad una multinazionale che ad una confessione religiosa, non si limita alla scelta delle mogli di Milingo e di Stallings. Secondo quanto riferì il giornalista Franco Bucarelli al sito www.korazym.org, che nel suo ruolo di mediatore tra Moon e il Vaticano, nel 2001, ebbe modo di leggere appunti di Milingo, "l'arcivescovo era funzionale al progetto della setta di Moon", quello di approdare in Africa - Continente in cui l'unica potenza spirituale organizzata è la Chiesa cattolica - con un prete sposato per poter diffondere il credo di Moon. Il progetto però 5 anni fa fallì perché Milingo fece marcia indietro, e Moon si impegnò a non contattare più Milingo. Per questo motivo, Bucarelli ora sostiene che Moon non sia coinvolto nei recenti sviluppi, che sarebbero invece animati da Stallings, ansioso di portare avanti la stessa battaglia, ma limitata da un profilo più basso e da mezzi, naturalmente, molto inferiori.
In ogni caso, Milingo sembra aver riannodato i rapporti con Moon, visto che, secondo quanto ha affermato il Corriere della Sera, i due si sono incontrati negli Stati Uniti dopo la sua fuga dall'Italia, lo scorso giugno. E il 12 luglio, nella conferenza stampa svoltasi a Washington in cui venne presentata l'iniziativa "Married Priests Now", lo stesso Milingo ha affermato che Chiesa cattolica e setta di Moon avrebbero le stesse posizioni sulla pace e sulla famiglia, e che possono collaborare. In quell'occasione, Patrick Trujillo fece un appello ai preti sposati: "Contattateci, forniremo supporto e aiuti finanziari a voi e alle vostre famiglie".
E che Moon, che si definisce "salvatore dell'umanità, messia, Signore che ritorna e Vero padre" possa offrire un supporto finanziario è fuor di dubbio. Secondo quanto scrive il giornalista Robert Parry sul sito Consortiumnews, nel corso degli ultimi venticinque anni Moon è stato uno dei maggiori benefattori della famiglia Bush, "in cambio di una protezione contro le investigazioni federali" sulle sue attività illecite, che vanno dal riciclaggio di denaro sporco alla violazione dell'embargo Usa verso la Corea del Nord, suo Paese d'origine. Questa operazione è stata compiuta devolvendo centinaia di migliaia di dollari in attività politiche e caritatevoli e con la pubblicazione del quotidiano Washington Times, di note simpatie repubblicane. Grazie a questi "favori", Moon ha ottenuto privilegi e segni di ringraziamento, come la possibilità di usufruire di alcuni spazi del Campidoglio a Washington. È stata la ex-nuora di Moon, Nansook Hong, a raccontare di come valigie di contanti volassero dalla Corea verso gli Stati Uniti, nel libro del 1998 In the Shadows of the Moons. Ma a corroborare la veridicità di questi racconti, ci sono anche le testimonianze processuali di ex membri dell'organizzazione: già dagli anni '70, il denaro contante partiva da misteriose fonti in Asia per finanziare attività politiche, educative e religiose di Moon negli Stati Uniti. Ma è stato solo per evasione fiscale che il reverendo è stato arrestato e incarcerato, per 13 mesi, nel 1982.
Il legame tra Milingo e Moon dev'essere comunque vivo e vitale; secondo una ricerca svolta dal giornalista John Gorenfeld, il sito internet del nuovo movimento di Milingo (www.marriedpriestsnow.org) è registrato a nome di tale David Payer, candidato repubblicano dell'Iowa nonché webmaster del reverendo Moon.
Ma, almeno per ora, sembra che i soldi del reverendo non abbiamo cominciato a confluire nelle casse di "Married Priests Now"; Milingo ha infatti dichiarato in conferenza stampa: "per il momento non abbiamo fondi e i nostri preti lavorano per mantenersi". (l.e. e a.s.)
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