L'ESORTAZIONE DEI VESCOVI A PROSEGUIRE IL LAVORO INTRAPRESO DAL CONCILIO
Tratto da: Adista Documenti n° 80 del 11/11/2006
Riuniti il 25 ottobre a Lons-le-Saunier, nel quadro dell'Istanza Regionale Vescovi Preti, i vescovi della Provincia ecclesiastica di Besançon e i vescovi delle province concordatarie di Strasburgo e di Metz hanno deciso di rendere note alla Santa Sede le loro inquietudini, suscitate dalla creazione dell'Istituto Buon Pastore, nell'arcidio-cesi di Bordeaux, e dall'eventualità della pubblicazione di un motu proprio del papa Benedetto XVI destinato a generalizzare l'utilizzo del rito tridentino per la celebrazione della messa.
I vescovi, che hanno a cuore il bene comune e l'unità della Chiesa, hanno preso questa iniziativa in ragione del turbamento avvertito da molti fedeli, diaconi e preti delle loro rispettive diocesi.
Considerando che la liturgia è l'espressione della teologia della Chiesa, i vescovi temono che la generalizzazione dell'utilizzo del messale romano del 1962 relativizzi gli orientamenti del Concilio Vaticano II. Una decisione del genere rischierebbe anche di mettere a repentaglio l'unità tra i preti, così come tra i fedeli.
Dopo molti anni in cui sono stati compiuti importanti sforzi di formazione liturgica, i vescovi ne gioiscono e incoraggiano i loro diocesani a proseguire il lavoro intrapreso.
André Lacrampe, arcivescovo di Besançon
Claud Schockert, vescovo di Belfort-Montbéliard
Jean-Louis Papin, vescovo di Nancy e Toul
Jean Legrez, vescovo di Saint-Claude
Jean-Paul Mathieu, vescovo di Saint-Dié
François Maupu, vescovo di Verdun
Joseph Doré, amministratore apostolico di Strasburgo
Mons. Christian Kratz, vescovo ausiliare di Strasburgo
Jean-Pierre Grallet, vescovo ausiliare di Strasburgo
Pierre Raffin, vescovo di Metz
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