FUORIROTTA 1974
Tratto da: Adista Documenti n° 16 del 24/02/2007
È l'anno del referendum. Dopo che la legge sul divorzio era stata approvata dal Parlamento già nel dicembre '70, e le firme che chiedevano il referendum abrogativo depositate in Cassazione già l'anno successivo, innumerevoli erano stati i tentativi di rimandare sine die il voto. Troppa la paura, a destra come a sinistra, dell'esito della consultazione popolare. Il voto viene fissato per il 12 e 13 maggio. Fanfani si schiera a capo delle forze reazionarie, composte dalla parte più retriva del mondo cattolico, dalla gerarchia ecclesiastica e dal Msi. Dall'altra parte, liberali, repubblicani, socialisti, comunisti, radicali. La campagna elettorale è durissima. Nonostante la gerarchia minacci sanzioni disciplinari, i casi di disobbedienza nel clero italiano si moltiplicano. E anche tra i laici: il 16 febbraio, escono allo scoperto 92 intellettuali cattolici, che sottoscrivono un appello a sostegno del divorzio. Segue a Roma, il 23 marzo, un convegno nazionale organizzato dai cattolici per il no sul tema "cattolici e referendum: per una scelta di libertà". Da allora, nel mondo ecclesiale si moltiplicano le iniziative a sostegno del divorzio. Alla fine, l'Italia vive una delle più significative pagine della sua storia democratica: il 59,3% dei cittadini vota "no". Per i credenti, un modo per riaffermare quella sovranità della coscienza che dopo il Concilio in tanti avevano ricominciato a mettere in discussione. I cattolici del "no" si incontrano a Roma, dal 21 al 23 giugno, per analizzare l'esito del voto e tentare di proseguire il cammino unitario intrapreso. Ma ad animare il fronte ecclesiale non c'è solo il divorzio. Nel febbraio del ‘74, a S. Giovanni in Laterano si svolge il convegno dal titolo. "La responsabilità dei cristiani di fronte alle attese di giustizia e di carità nella diocesi di Roma". Ricordato come il convegno "sui mali di Roma", l'evento, promosso da don Luigi Di Liegro, sottolineò l'importanza dell'impegno della Chiesa per la giustizia sociale e non solo nell'assistenza ai poveri. In 2 assemblee svoltesi contemporaneamente il 6 luglio a Roma, viene decisa la fusione dei settimanali Com e di Nuovi Tempi per dar vita ad un'unica testata, Com-Nuovi Tempi. A Napoli, dall'1 al 4 novembre, II Convegno nazionale di "Cristiani per il socialismo" su questione cattolica e questione meridionale.
Intanto, la scena politica italiana continua ad essere attraversata dai foschi scenari della strategia della tensione. In maggio viene arrestato Carlo Fumagalli, leader del Mar (Movimento d'Azione Rivoluzionaria), un gruppo armato schierato su posizioni ultra-atlantiche e anticomuniste, impegnato per una svolta di tipo presidenzialista. Il 28 maggio, a Brescia, in Piazza della Loggia durante uno sciopero generale cittadino indetto da Cgil, Cisl e Uil, lo scoppio di una bomba fa una strage, provocando la morte di 8 persone e il ferimento di un centinaio. Il 4 agosto un'altra bomba esplode nella carrozza 5 dell'espresso Roma-Monaco "Italicus", mentre il treno sta uscendo da una galleria in località San Benedetto-Val di Sambro: 12 i morti, 48 i feriti (se la bomba fosse esplosa nella galleria i morti sarebbero stati centinaia). La rivendicazione è firmata da Ordine nero (formata da elementi del disciolto Ordine Nuovo e da Avanguardia Nazionale). Per aver organizzato un "golpe bianco" con l'obiettivo di una instaurare repubblica autoritaria di tipo presidenziale, il 23 agosto la magistratura di Torino mette sotto inchiesta Edgardo Sogno, Randolfo Pacciardi e Luigi Cavallo. L'8 settembre vengono arrestati a Pinerolo i fondatori delle Br Renato Curcio e Alberto Franceschini. Qualche mese prima, in aprile, le Br erano state protagoniste del clamoroso sequestro del magistrato Mario Sossi, rilasciato dopo 35 giorni di prigionia. Il 13 settembre viene emesso un mandato di cattura per il banchiere Michele Sindona, accusato di bancarotta fraudolenta. Fuggirà negli Stati Uniti. Il 31 ottobre il gen. Vito Miceli, capo del Sid (e affiliato alla P2), viene incriminato nel quadro dell'inchiesta sul tentato golpe Borghese. Il 13 novembre Roma è percorsa da un grande corteo femminista organizzato dall'Udi per chiedere la riforma del diritto di famiglia. Qualche buona notizia arriva dall'estero: il 25 aprile il Portogallo pone termine alla dittatura fascista iniziata nel ‘32. Il 23 luglio in Grecia finisce un altro feroce regime: quella dei colonnelli, al potere dal ‘67. Il 9 agosto, il presidente Usa Richard Nixon è costretto a dimettersi a seguito dello scandalo Watergate. (v. g.)
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