IL SETTIMANALE DIOCESANO "LUCE" CONTESTA I SILENZI VATICANI SU MARCINKUS
Tratto da: Adista Notizie n° 31 del 28/04/2007
12280. Milano-adista. I "silenzi impenetrabili" del Vaticano su alcune branche dell'organizzazione ecclesiastica, e la mancanza di coerenza di certe attività con le "finalità ecclesiali" sono le cause degli attacchi della stampa contro la Chiesa. Ad affermarlo è un editoriale, non firmato, del settimanale cattolico dell'alto milanese Luce. Si vuole "screditare l'ambiente ecclesiastico e l'azione del Papa", afferma il giornale, ma non si possono contrapporre alle insinuazioni della stampa anticlericale le nostre "bugie e reticenze". "Se taluni personaggi inetti o disonesti, prosegue il giornale cattolico milanese, non potessero costruire dei mondi chiusi e incontrollabili, non si riuscirebbe ad orchestrare nessuna campagna condotta con la spregiudicata confusione tra sicuro e vago, fatti ed interpretazioni arbitrarie, cronache e ricostruzioni di tipo romanzesco, notizie ed invenzioni, giudizi motivati e illazioni frutto di morbosa fantasia. Anche a proposito di Marcinkus e C. è possibile chiedersi se si tratti di santi servitori della Chiesa o di malfattori dalle simonie più ripugnanti; così come può essere a proposito ricordata la riflessione di Angelo Costa al riguardo di altre banche cattoliche in crisi: "Per la massima parte, sono crollate perché amministrate da persone oneste ma inette o da persone disoneste che pensavano di "fruttare la religione per i loro affari personali". Gradite o no, afferma ancora il giornale, queste cose succedono, e se si vuole che non succedano ancora occorre "cambiare alcune modalità e strutture del mondo cattolico". "Il Papa, conclude l'editoriale di Luce, ha un preciso carisma e una precisa missione che non lo garantiscono di poter riportare sempre a coerenza evangelica i complessi organismi costituiti dalla storia della Chiesa. Il suo Magistero può essere respinto da questi enti come può venire rifiutato dalle singole persone. Soltanto se tali enti saranno trasformati da fortezze inespugnabili, per occulti traffici, a strumenti per l'intervento storico di una Chiesa a servizio dell'uomo nel nome di Cristo, diventeranno realistici, quando utili, interventi correttivi anche estremamente energici. Simili mutamenti si attuano non per volontà del Papa, ma grazie alla spinta di una sensibilità cristiana, sempre pronta a purificarsi, di tutto il popolo di Dio". (da Adista nn. 2434-2435-2436 del 13 settembre 1982)
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