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«AVVENIRE»: «CON BERLUSCONI INIZIA LA STAGIONE DEL FARE»

Tratto da: Adista Documenti n° 78 del 10/11/2007

30910. ROMA-ADISTA. Berlusconi ha vinto, allora evviva Berlusconi. Esulta per la vittoria elettorale del Cavaliere “Avvenire”, il quotidiano dei vescovi italiani, che per quella vittoria, comunque, lavorava già da tempo (v. Adista nn. 5, 11, 13/00 e 5/01). “Un netto vincitore, anzi due: Silvio Berlusconi e il bipolarismo”, scrive Marco Tarquinio nell’editoriale di prima pagina del 15 maggio. Il voto è una “limpida richiesta di stabilità” da parte dei cittadini ed è “tanto chiaro da delineare una svolta effettiva, con l’alternanza al governo del Paese tra la maggioranza uscente di centrosinistra e l’alleanza delle vecchie opposizioni di centrodestra. Tanto chiaro da consegnare per questo alla Casa delle Libertà un largo successo in termini di seggi (…) e un’incon-testabile prevalenza, grazie all’impressionante crescita di Forza Italia”. Secondo il quotidiano della Cei, dalle urne emerge anche un altro vincitore: il Centro. Il centro del centrosinistra (cioè la Margherita di Francesco Rutelli, “leader battuto ma non umiliato”), “sbocciato in maniera impetuosa”, e il centro del centrodestra, ovvero Forza Italia. Scrive Tarquinio che “i cittadini hanno in qualche modo dato il la, premiando i due ‘centri’ della nostra politica, quello che è chiamato a governare, ovvero Forza Italia, e quello che riceve il mandato a fare opposizione, ovvero la Margherita”. E la sinistra? Evaporata e decapitata dai colpi del cittadino-elettore che, sommando “la recline Quercia di Veltroni e D’Alema”, “l’evanescente Girasole rosaverde di Boselli e Francescato”, “i comunisti cossuttiani e quelli di osservanza bertinottiana”, l’hanno ridotta al 25 per cento circa. E con poche speranze di risurrezione perché il voto “ha ‘salvato’ in un modo o nell’altro quasi tutti i leader di area, ma ha inferto ferite profonde nel corpo dei partiti interessati”. Ma niente paura perché comincia ora “una nuova stagione del ‘fare’ in un’Italia che vuole continuare a crescere e che reclama determinazione, trasparenza, equilibrio e serenità. Il Cavaliere ne sarà uno dei grandi protagonisti, forse davvero il principale. Dipende da lui”. (...) Più composto il commento del Sir (il 16/5), l’agenzia di stampa dei vescovi italiani, affidato a Francesco Bonini il quale, oltre alla chiara vittoria del centrodestra, registra la buona partecipazione dei cittadini al voto e “la scelta per la governabilità” da parte degli elettori che hanno affidato alla Casa delle libertà “un mandato pieno a governare”: “si realizza così, forse per la prima volta nella storia italiana, una alternanza al governo sancita dagli elettori e non realizzata attraverso vicende parlamentari”. “Di fronte a questi due messaggi molto espliciti degli elettori - scrive Bonini - è dunque il momento delle risposte e dell’impegno concreto: nell’attività di governo e di opposizione e nella qualità della proposta politica complessiva. Le chiare parole del cardinale Ruini all’apertura dell’Assemblea della Cei (…) hanno ricordato a tutti un equilibrato e stringente catalogo di priorità: una strada di impegno e di ‘servizio’, che resta la cifra più autentica e significativa della politica”.Sceglie un basso profilo “L’Osservatore Romano”. Il 15 maggio si sofferma esclusivamente, e con toni fortemente critici, sulla difficoltà delle operazioni di voto (“si tratta di un fatto che in simili proporzioni non si era mai verificato dal 1946, e che obbliga ad una riflessione profonda, accorta e lungimirante su una realtà difficilmente contestabile: è stata ferita la democrazia”). Il 16, a risultato ormai definitivamente accertato, invita le forze politiche a “superare le asprezze della campagna elettorale” e a lavorare con “spirito bipartisan” per assicurare all’Italia “un periodo di stabilità e di riforme”. E proprio perché questo avvenga, “Berlusconi dovrà risolvere rapidamente il problema del conflitto d’interessi”.(da Adista 39/2001)

 

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