NON VOTATE PER LO "STATALISMO SCOLASTICO". LE "DIRETTIVE" ELETTORALI DEL VESCOVO CIELLINO
Tratto da: Adista Notizie n° 29 del 12/04/2008
34363. SAN MARINO-ADISTA. Normalmente si preferisce parlare di "orientamenti" o "indicazioni" in vista del voto: il vescovo di San Marino e Montefeltro, il ciellino mons. Luigi Negri, ha deciso invece di essere più esplicito e ha "comunicato" le proprie "direttive" "a tutto il Clero e Religiosi di San Marino-Montefeltro e a tutto il Popolo di Dio di questa Chiesa Particolare" in una lettera inviata lo scorso 25 marzo, resa nota soltanto la settimana successiva. "Non è possibile - afferma mons. Negri - dare il proprio voto a formazioni di qualunque tipo che esplicitamente contestino i valori fondamentali o abbiano già formulato o si apprestino a presentare disegni di legge programmaticamente contrari a tali principi fondamentali". Questi valori, per chi non li ricordasse, sono "il valore della vita in tutte le fasi del suo attuarsi, il rispetto della sacralità della vita e la libertà di coscienza, di religione, di cultura, di educazione".
Ma il punto che sta veramente a cuore al vescovo ciellino sono le scuole private e il nemico numero uno alle prossime elezioni sono i candidati colpevoli di "statalismo scolastico". "Nella nostra Regione Marche - scrive mons. Negri -, sono stati messi in posizione di quasi sicura elezione candidati che non solo hanno esplicitamente contestato i valori fondamentali della Dottrina Sociale della Chiesa lungo tutta la loro carriera politica, ma che abbiano fatto particolarmente della difesa ad oltranza dello statalismo scolastico, una bandiera dell'attività politica contestando, quando non sopprimendo quando è stato possibile, anche quel minimo di libertà scolastica che vige in Italia". Il riferimento di Negri non è facile da interpretare: è forse nei confronti del sottosegretario alla Pubblica Istruzione del governo uscente, la focolarina Letizia De Torre, candidata nella Regione come sesta alla Camera per il Pd. E capolista dello stesso partito al Senato è un altro cattolico doc, Giorgio Tonini. È per questo motivo che il vescovo "ribadisce che è gravemente contraddittorio andare a votare per coloro che, anche solo personalmente, contestano i valori fondamentali della Dottrina Sociale della Chiesa e, in particolare, la libertà di educazione e di scuola". Per mons. Negri, le sue sono direttive chiare "che mi sembra non soffrano di nessuna possibilità di interpretazione equivoca". Ma se il suo messaggio, da una parte, esclude chiaramente la possibilità di un voto per il Pd, dall'altra non permette di riconoscere nessuna preferenza esplicita tra Udc e Pdl. Non a caso, mons. Negri, "depreca, come altre autorità della Chiesa italiana, che in quasi tutte le liste che vengono presentate alla scelta degli elettori italiani, i candidati dichiaratamente cattolici siano stati posti in posizione subalterna, quando non esplicitamente eliminati" e critica l'attuale legge elettorale, un "attacco alla democrazia" che "espropria" il popolo italiano "di quella minima capacità di scelta che era caratterizzata dalle preferenze". (a. s.)
Adista rende disponibile per tutti i suoi lettori l'articolo del sito che hai appena letto.
Adista è una piccola coop. di giornalisti che dal 1967 vive solo del sostegno di chi la legge e ne apprezza la libertà da ogni potere - ecclesiastico, politico o economico-finanziario - e l'autonomia informativa.
Un contributo, anche solo di un euro, può aiutare a mantenere viva questa originale e pressoché unica finestra di informazione, dialogo, democrazia, partecipazione.
Puoi pagare con paypal o carta di credito, in modo rapido e facilissimo. Basta cliccare qui!