BREVI ADISTA
Tratto da: Adista Notizie n° 29 del 12/04/2008
Milano-Adista. Campagna di adesione a Noi Siamo Chiesa. Dall'anno scorso, il movimento "Noi Siamo Chiesa", dopo dieci anni di attività in Italia, ha deciso di darsi una struttura organizzativa minima, necessaria per dare continuità alle proprie iniziative e per la propria vita democratica. È stata perciò costituita l'associazione "Noi Siamo Chiesa" con lo scopo di chiedere, a chi condivide l'impegno di Nsc per la riforma della Chiesa sulla linea del Concilio Vaticano II, di sostenere le sue attività o mediante l'adesione a pieno titolo o dichiarandosi simpatizzante (in questo secondo caso per chi condivide solo in parte le prese di posizione di Nsc o per chi ha difficoltà ad impegnarsi attivamente). È prevista anche la possibilità dell'adesione di gruppo, da concordarsi caso per caso. Il modulo nelle due versioni (per chi aderisce o per chi simpatizza) da compilare e da restituire firmato (anche via e-mail) è scaricabile dalla home page del sito internet di Nsc www.we-are-church.org/it. È pure scaricabile (sempre dalla home page) dal nuovo sito www.noisiamochiesa.org che, tra un mese, sostituirà completamente quello vecchio. Sul modulo è pure indicata la modalità per il versamento del libero contributo all'associazione. Ovviamente anche chi non aderisce può inviare un prezioso contributo al seguente indirizzo: "Associazione Noi Siamo Chiesa" ccp 72450687, via Bagutta 12 - 20121 Milano". I moduli possono essere richiesti scrivendo alla sede dell'associazione (via Bagutta, 12 - 20121 Milano o telefonando al 022664753 o scrivendo a vi.bel@iol.it). Nei due siti è anche leggibile un testo con le motivazioni di questa proposta di adesione e con informazioni sulle attività svolte e sugli impegni per il futuro. A breve sarà lanciata una newsletter per dare maggiore continuità al sistema di comunicazione ora esistente mediante una mailing-list. La campagna di adesione si concluderà con l'assemblea annuale di "Noi Siamo Chiesa", in programma a giugno presso la Cascina Contina (Milano).
Siena-Adista. Rinviato a giudizio don Acampa. Secondo rinvio a giudizio per il "Marcinkus della piaggia", l'economo dell'arcidiocesi di Siena don Giuseppe Acampa, accusato di essere il responsabile dell'incendio doloso che ha danneggiato le stanze dell'economato dell'arcidiocesi il 2 aprile 2006 (v. Adista nn. 55 e 65/07, 9/08). A nulla è valso ad Acampa l'aver chiamato il presidente del Monte dei Paschi di Siena, Giuseppe Mussari, a difenderlo. Lo scorso 29 febbraio il Gip ha infatti deciso di procedere contro Acampa per incendio e calunnia e fissato la prima udienza del processo per il prossimo 12 novembre. In maggio è prevista anche la prima udienza dell'altro processo che vede Acampa imputato, quello per truffa aggravata in seguito alla vendita "a prezzo di favore" di un edificio storico ricevuto in eredità dall'arcidiocesi. Silenzio da parte dell'arcivescovo di Siena, mons. Antonio Buoncristiani, che pur continua a difendere a spada tratta il proprio sacerdote. Intanto, sembra che un dossier sul caso Siena sia arrivato sui tavoli della Segreteria di Stato vaticana.
Roma-Adista. A segno! La campagna per una proposta di legge di iniziativa popolare che dichiari l'Italia "Zona Libera da Armi Nucleari" ha finalmente raggiunto il suo primo traguardo. Il 27 marzo scorso, infatti, alcuni rappresentanti hanno consegnato nelle mani del presidente della Camera Fausto Bertinotti 12 scatoloni con 67.248 firme valide raccolte in tutta Italia. Obiettivo raggiunto e dunque, auspicano i promotori, "la nostra proposta di legge dovrà essere discussa subito dal prossimo Parlamento". La campagna – in linea con altre iniziative simili di tutta Europa – aveva preso il via il 25 luglio del 2007, quando una piccola rappresentanza di 53 movimenti della società civile aveva presentato in Corte di Cassazione il testo della proposta di legge (v. Adista n. 59/07). La campagna però non può ancora dirsi conclusa. I promotori – tra cui Acli, Beati i Costruttori di Pace, Commissione Giustizia e Pace della Conferenza Istituti Missionari in Italia, Gruppo Abele, Libera, Pax Christi – ricordano, infatti, che il prossimo obiettivo riguarda la sensibilizzazione dei parlamentari neoeletti per la sottoscrizione e la presentazione in Parlamento della proposta di legge. Maggiori informazioni sul sito www.unfuturosenzatomiche.org.
Roma-Adista. Campagna elettorale senza pace. Il "Silenzio assordante in tv sui problemi del mondo" è diventato il grande protagonista, in negativo, di questa campagna elettorale. In due appelli del 31 marzo scorso (www.tavoladellapace.it), i coordinatori della Tavola della Pace, Flavio Lotti e Grazia Bellini, hanno denunciato la totale censura dei temi che riguardano la pace nelle aree calde mondo, come il Darfur, il Tibet, la Somalia, il Libano, il Kosovo: la Rai - scrivono - "come la quasi totalità dei media" non "ha ancora dedicato un solo programma al confronto elettorale sulla pace, la guerra, i diritti umani e le grandi crisi politiche e umanitarie del mondo". La Tavola della Pace definisce inoltre "sconcertante" il disimpegno dei diversi candidati in merito a queste grandi problematiche della politica estera assenti dai dibattiti in prima serata. "Quanto sta accadendo è un fatto grave, che non può essere taciuto". Di più: è "un fatto inaccettabile. Guerre, ingiustizie, miserie, terrorismo, violazioni dei diritti umani chiederanno al prossimo governo e parlamento italiano scelte molto difficili. Non possiamo votarli senza conoscere le loro posizioni".
Roma-Adista. Sessismo biblico. La formula del testo "non desiderare la donna d'altri", così come recita il nono comandamento, sarebbe "di matrice patriarcale e maschilista, com'era la società in cui è nata, e come è stata la società cristiana e occidentale fino a tempi recenti; e in parte com'è ancora, nel costume, spesso anche nella legge". Questa la ragione che ha indotto il "Movimento per la società di giustizia e per la speranza" di Lecce a redigere una missiva dal titolo Un precetto del Decalogo concernente la donna, indirizzata alle più alte gerarchie vaticane (il papa, il card. Bertone, mons. Girotti, i cardinali Bagnasco, Poletto, Scola e Tettamanzi). L'argomento della purezza di cuore - afferma Arrigo Colombo dell'Università di Lecce, firmatario della lettera e responsabile del Movimento - "ha un senso che prescinde dal genere e dal sesso". Questa delucidazione, però, non è stata recepita "nei due nuovi Catechismi". "La formula - afferma Colombo - deve essere corretta", perché contrasta con la "dignità" e con il "diritto di persona" della donna e, inoltre, continua a promuovere inconsapevolmente quella cultura della "subordinazione che l'ha calpestata e umiliata per millenni".
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