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L’OTTIMISMO DEI “CATASTROFISTI”: A TORINO, IL VI FORUM DI SBILANCIAMOCI!

Tratto da: Adista Notizie n° 63 del 20/09/2008

34584. TORINO-ADISTA. Quest’anno è stata scelta Torino – città della Fiat e luogo simbolo dello sviluppo industriale italiano – per ospitare il Forum di Sbilanciamoci!, il convegno animato da 50 organizzazioni della società civile che, giunto ormai alla sesta edizione, si confronta a distanza con il meeting confindustriale di Cernobbio. Se nella località sul lago di Como il gotha dell’economia italiana rilancia le solite ricette di ispirazione neoliberista all’insegna di privatizzazioni, tagli alla spesa pubblica e apertura dei mercati, ben diversa è invece la filosofia di Sbilanciamoci!, come appare chiaramente anche dal titolo del forum di quest’anno: “Un bel lavoro. Diritti, economia di giustizia, imprese responsabili”.

La cornice offerta dai luoghi dell’industria italiana per antonomasia – il forum si è svolto dal 4 al 6 settembre presso la Cascina Roccafranca, a poche centinaia di metri dalla sede Fiat di Mirafiori – è servita da pretesto per una discussione che proprio partendo dalla centralità del lavoro e dell’ambiente ha tentato di sviluppare idee attorno ad un nuovo modello di sviluppo al servizio della persona e rispettoso dell’ecosistema.

Il quadro tracciato dal climatologo Luca Mercalli nel corso del suo intervento sull’evoluzione del clima da qui al 2038 ha fugato ogni dubbio circa la necessità di trovare un’alternativa all’attuale modello: la temperatura aumenterà di uno o due gradi, i ghiacciai si scioglieranno sempre più rapidamente, così che a periodi di siccità si alterneranno alluvioni con conseguenze devastanti sulle produzioni agricole e quindi sulla disponibilità di cibo in ogni parte del pianeta. "Chi diffonde queste informazioni non può essere definito 'catastrofista' – ha dichiarato Mercalli - ma al contrario 'ottimista' perché con la denuncia cerca di porre l'attenzione su possibili cambiamenti di rotta verso un nuovo modello di sviluppo. Le soluzioni per abbattere i gas responsabili dell'effetto serra vanno dall''intensificazione dell'utilizzo delle energie rinnovabili ad una crescita più sostenibile. Altrimenti ci potremo ritrovare in Paesi sviluppati dominati da regimi in cui gli unici a poter utilizzare la macchina saranno le classi al potere".

E proprio all’attuale sistema di mobilità urbana fondato sul trasporto privato è stata dedicata un'altra sessione plenaria, cui ha partecipato, fra gli altri, Guido Viale, docente di Sociologia ed esperto di economia dell'ambiente: “Il mezzo pubblico è certamente un ottimo sistema per contribuire a migliorare l'ambiente - ha detto Viale - ma oggi per renderlo completamente efficiente ha bisogno di essere più dinamico. Ecco perché è necessario che le amministrazioni sfruttino appieno le potenzialità della tecnologia per integrare al meglio gli autobus, le tramvie, le metropolitane con sistemi di taxi collettivo o di car sharing”. “Occorre interrompere il paradigma secondo cui la soluzione deve essere trovata all'interno dell'attuale sistema di sviluppo. La politica – ha aggiunto Viale – deve smetterla di utilizzare soldi per favorire i soliti costruttori ed iniziare a finanziare opere che migliorino la qualità della vita dei cittadini”.

Il forum ha inoltre ospitato un confronto tra i rappresentanti dei lavoratori dei Paesi in cui hanno sede storici impianti Fiat – come Polonia, Turchia, Brasile e Serbia – che si sono confrontati sulle strategie per promuovere i diritti e la tutela del lavoro in un contesto in cui la minaccia della delocalizzazione produttiva (ovvero di spostare le fabbriche dove il costo del lavoro è più basso e i vincoli ambientali e sociali sono meno rigidi) ha drasticamente diminuito il potere contrattuale dei lavoratori.

Di sicurezza sul lavoro e della condizione di vita nelle fabbriche hanno invece parlato rappresentanti sindacali della Fiat e della ThyssenKrupp in due incontri paralleli con le organizzazioni di Sbilanciamoci!.

Dal forum sono inoltre state lanciate due campagne per i prossimi mesi: la prima è una mobilitazione su 100 proposte specifiche e dettagliate per un’“Italia capace di futuro”, proposte che vanno a comporre una contro-finanziaria del bene comune di segno opposto rispetto alle misure di politica economica adottate fino ad ora dal governo Berlusconi; la seconda è rappresentata dall’organizzazione, prima della fine dell’anno, di un Tax Justice Day, per la giustizia e la legalità fiscale. “La fiscalità generale – ha dichiarato il portavoce di Sbilanciamoci! Giulio Marcon – deve tornare ad essere uno strumento di redistribuzione”. (emilio carnevali)

 

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