“ACQUA, TERRA, TEOLOGIA PER UN ALTRO MONDO POSSIBILE”. LA TEOLOGIA DELLA LIBERAZIONE DICE ADDIO ALL’ANTROPOCENTRISMO
Tratto da: Adista Documenti n° 72 del 18/10/2008
DOC-2051. BELEM-ADISTA. Partito ormai il conto alla rovescia per il Forum Sociale Mondiale che si svolgerà a Belém, nell’Amazzonia brasiliana, dal 27 gennaio al primo febbraio prossimi, e per il Forum di Teologia e Liberazione, ad esso legato, che lo precederà immediatamente dal 21 al 25 gennaio (sul sito del Fmtl - www.wftl.org - sono già pronti i moduli di iscrizione), ci si prepara ora ad affrontare al meglio le complesse sfide a cui si trovano di fronte tanto il movimento altermondialista quanto coloro che si richiamano alla Teologia della Liberazione. E se appare scontato che, svolgendosi il Forum Sociale Mondiale in terra amazzonica, i temi relativi alla crisi ecologica e alla difesa dei beni comuni occuperanno uno spazio preponderante, sarà proprio la questione ambientale a dominare la terza edizione del Forum teologico, pensato – fin dal titolo: “Acqua, Terra, Teologia per un altro mondo possibile – come “un incontro per una teologia della sostenibilità della vita nel pianeta”. Un tema, questo, su cui la Teologia della Liberazione si è già da tempo affacciata, ma che, lungamente trascurato, necessita oggi di uno studio nuovo ed approfondito. Ne parla, sul sito del Fmtl, in una sezione dedicata proprio alla riflessione in vista del Forum, il monaco benedettino e teologo brasiliano Marcelo Barros, evidenziando, con la consueta lucidità, i limiti e le prospettive di una Eco-teologia della Liberazione ancora tutta da sviluppare. Di seguito, in una nostra traduzione dal portoghese, ampi stralci del suo intervento. (c. f.)
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