UN FORTE IMPEGNO DI PEDAGOGIA CIVILE CONTRO IL REGIME PERSONALE DI SILVIO BERLUSCONI
Tratto da: Adista Documenti n° 65 del 31/07/2010
DOC-2282. BOLOGNA-ADISTA. Crisi della democrazia costituzionale e costruzione di un “regime personale”. È quello che sta avvenendo in Italia sotto il governo Berlusconi, secondo quanto affermato dal giurista Luigi Ferrajoli durante l’incontro nazionale promosso dai Comitati Dossetti per la Costituzione a Bologna, lo scorso 4 giugno (v. Adista n. 50/10).
“È in atto un processo di decostituzionalizzazione del sistema politico italiano”, sostiene Ferrajoli, che si manifesta “in una progressiva deformazione dell’assetto costituzionale diretta a introdurre una forma di democrazia plebiscitaria basata sull’onnipotenza della maggioranza e sulla neutralizzazione di quel sistema di limiti, vincoli e controlli che forma la sostanza della democrazia costituzionale”. E si manifesta anche in una serie di provvedimenti ad personam e contra personas che stanno cancellando non solo lo spirito ma anche la lettera della prima parte della Costituzione: norme per “sottrarre il presidente del Consiglio ai tanti processi penali dai quali è assediato”, “leggi razziste contro gli immigrati”, ma anche “tagli alla spesa pubblica nella scuola e nella sanità”. Il risultato è la costruzione “di un regime personale e illiberale di tipo nuovo, senza precedenti né confronti nella storia”, in cui “il consenso popolare è la sola fonte di legittimazione del potere politico”.
In questa situazione, dice Ferrajoli, “pensiamo che la sinistra debba opporre una rigida difesa dell’assetto costituzionale della nostra democrazia”, “nella consapevolezza che oggi l’attacco è non tanto e non solo alla Costituzione italiana del ‘48, ma al costituzionalismo quale sistema di limiti e vincoli a tutti i poteri”. Di seguito ampi stralci della relazione di Luigi Ferrajoli.
Adista rende disponibile per tutti i suoi lettori l'articolo del sito che hai appena letto.
Adista è una piccola coop. di giornalisti che dal 1967 vive solo del sostegno di chi la legge e ne apprezza la libertà da ogni potere - ecclesiastico, politico o economico-finanziario - e l'autonomia informativa.
Un contributo, anche solo di un euro, può aiutare a mantenere viva questa originale e pressoché unica finestra di informazione, dialogo, democrazia, partecipazione.
Puoi pagare con paypal o carta di credito, in modo rapido e facilissimo. Basta cliccare qui!