
Semaforo verde della Santa Sede al Global impact
Semaforo verde della missione permanente della Santa Sede presso l’Onu alla “bozza zero” del Global impact per le migrazioni (GCM), il documento quadro delle Nazioni Unite sulla regolamentazione delle migrazioni nel mondo presentato pochi giorno fa. Apprendiamo da Angesir.it, che il nunzio apostolico monsignor Bernardito Auza ha dichiarato che il processo avrà successo se sarà improntato sulle virtù della «prudenza» e della «generosità» e non «sulla competizione tra il diritto degli Stati a controllare i propri confini e la responsabilità di rispettare e proteggere i diritti umani». Per Auza, «l’integrazione è un processo a doppio senso, che implica diritti e doveri reciproci tra coloro che accolgono e sono chiamati a promuovere lo sviluppo umano integrale di coloro che sono accolti; e questi ultimi, a loro volta, devono conformarsi alle leggi del Paese che li ospita». L’auspicio di Papa Francesco, precisa il nunzio, è che questo processo conduca a risultati in grado di rispondere alle sfide di «una comunità mondiale sempre più interdipendente e con un maggiore bisogno di solidarietà e assistenza reciproca».
* foto di Hunter, immagine tratta da Flickr, licenza
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