
La Grecia dopo 8 anni di Troika. Parla la Caritas
La Grecia uscirà il 20 agosto dal programma di aiuti imposto dalla Troika (Ue, Fmi e Bce) nel 2010. Caritas Grecia, diretta da Maria Alverti, riporta ad Agensir.it la sua analisi della situazione. «La situazione è difficile, spiega Alverti. «Ancora non riusciamo a camminare da soli. I numeri indicano un’uscita dalla crisi ma la qualità della vita dei greci oggi è peggiorata. Abbiamo fatto e continuiamo a fare tanti sacrifici ma non vediamo luce in fondo al tunnel». E ancora: «Non è il cibo che manca, ma la gente è stressata e angosciata perché non sa come pagare le bollette. La vita di tutti i giorni presenta ostacoli enormi per la mancanza di lavoro, per un sistema sanitario che non offre più cure sanitarie adeguate se non a pagamento, gli stipendi sono stati decurtati, le tasse sono oltre il 60%, abbiamo subito tagli alle pensioni e allo stato sociale». Secondo la direttrice, «i greci hanno perso fiducia nella politica, nei loro governanti e soprattutto nell’Ue. Si sentono traditi dall’Ue non solo per le politiche di austerity imposte al Paese ma anche perché ritengono di essere stati abbandonati a se stessi davanti alle ondate migratorie». Dall’analisi emerge chiaramente il rischio per la crescita dell’estrema destra di Alba Dorata. E sul governo Tzipras spiega: «Non abbiamo fatto un esame di coscienza dei nostri errori – risponde Alverti – ma le misure della Troika dovevano essere condivise e non solo imposte. Abbiamo avuto 16 tagli di pensioni, le misure sono state pagate dal popolo non certo dai politici. Adesso stanno provando a ridurre gli stipendi al livello dei Paesi balcanici ma i prezzi aumentano risultando molto più alti di quelli di altre nazioni europee».
foto tratta da Flickr, licenza
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