
A Palermo l'ultimo saluto a Rita Borsellino
È stata presieduta a Palermo dall’arcivescovo Corrado Lorefice la messa funebre di Rita Borsellino: Lorefice l’ha descritta come «un cuore limpido, non doppio, non avvezzo al compromesso né all’idolatria del denaro». Era presente il fondatore e presidente di Libera, don Luigi Ciotti. A rendere omaggio all’ex europarlamentare c’erano anche il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, l’ex presidente della commissione parlamentare Antimafia Rosy Bindi, l’ex presidente del Senato Piero Grasso, il prefetto Antonella De Miro, il sindaco Leoluca Orlando, diversi rappresentanti delle forze dell’ordine. In chiesa anche Maria Falcone, sorella di Giovani. Nell’omelia l’arcivescovo Lorefice ha ripercorso i momenti in cui ha appreso la notizia della morte di Rita Borsellino. «Quando mi è giunta la notizia ho provato un sentimento interiore, una sorta di solitudine e mi sono detto: ora a Palermo siamo più soli». Il presule ha ricordato che «Rita ha fatto suo il testamento morale di Paolo Borsellino. Lotta alla mafia non deve essere solo distaccata opera di repressione ma movimento culturale che coinvolga le giovani generazioni». E ancora: «Rita è stata una donna che guarda la storia con gli occhi di Dio, alla luce delle beatitudini. Da lei possiamo imparare qualcosa dell’umilità e dell’audacia della fede», ha ribadito il presule ricordando anche i «mille dubbi che porta con sé, le mille domande e le attese di giustizia». A margine, anche il ricordo di don Luigi Ciotti, presidente e fondatore di Libera: «La sua è stata una vita che abbracciava la vita. Una vita che apriva il suo orizzonte agli altri. Una memoria viva che si traduce in responsabilità e impegno civile. Ha pensato la politica come servizio per il bene comune. A volte anche lei denunciava il divorzio della politica dall’etica – ha evidenziato don Ciotti -. Però, ha messo la sua faccia e si è messa in gioco per amore verso la sua terra e per portare in Europa la testimonianza di un impegno, per dire che è possibile unire le forze nella lotta alla criminalità e alla mafia».
immagine da Agensir.it
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