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Riace deve morire? La cantante folk Giovanna Marini contro le disposizioni Salvini

Riace deve morire? La cantante folk Giovanna Marini contro le disposizioni Salvini

Milano Senza Frontiere ha reso nota (17-8) la lettera che, il giorno di Ferragosto, Giovanna Marini,  la grande cantante e studiosa di musica popolare, ha scritto per Riace. Il piccolo paese calabrese, modello di umanità e di accoglienza, è stato preso di mira dal sinistro dell’Interno Matteo Salvini, che gli nega i fondi europei appositamente stanziati. Il sindaco di Riace, Mimmo Lucano, si è visto costretto, come racconta Il Sole-24 Ore, allo sciopero della fame.

Di seguito la lettera di Giovanna Marini, che invita anche a sostenere Riace con donazioni da inviare a:  RECOSOL, mettendo nella causale “Riace”, con questo IBAN:  IT92RO501801000000000179515.

«Carissimi, vi scrivo per questo problema di Riace che mi tiene sveglia la notte per la rabbia e l'impotenza. Sappiamo tutti che è un paese modello, Riace; grazie all'accoglienza, ora pieno di neonati e adulti che erano neonati quando sono sbarcati a Riace e accolti da un sindaco intelligente che con loro ha ricostruito e ricreato palese morente. Ora il sindaco allo sciopero della fame. 

Lo dicono solo i social e "Il sole 24 ore" che il Ministero degli Interni nega a Riace i soldi, quasi 2.000.000, mandati dall'Europa per Riace, e nega anche la sovvenzione del primo semestre 2018 che ha dato a tutti i paesi. 

Lo Stato taglia i fondi al sindaco di Riace perché è un pese modello. C'è una sorta di consegna del silenzio su Riace, la gente non ne sa nulla, solo i pochi che vanno spulciando qua e là sui social qualcosa hanno capito.

Hanno capito che Riace, che nel mondo è conosciuta come un'esperienza pilota che andrebbe seguita dai tanti paesini morenti in Italia, è invece destinata con tutto il suo carico di famiglie ormai salvate, felici, operative e anche di locali, a una lenta morte per estinzione del paese bollato da Salvini come culla di clandestini.

È una cosa che riguarda la coscienza, non ci si dorme su un'ingiustizia così stupida e crudele, perciò è venuto in soccorso il RECOSOL (REte di COmitati per la SOLidarietà) che si è messa a disposizione con il proprio IBAN per aiutare il paese, per sconfiggere il razzismo inconsulto e sfrenato dell'attuale governo.

Il sindaco Mimmo Lucano da due giorni ha ripreso vigore per fortuna, sempre continuando il suo sciopero della fame, ma ora confortato da un segno positivo.

Dal RECOSOL, dopo nemmeno 48 ore della sua apertura, sono arrivati 10.000 euro. Prima il sindaco non voleva questi soldi di pura generosità: diceva "Riace ha i suoi soldi, li sta trattenendo il Governo”. Ora ha capito che comunque il paese deve vivere, i servizi li deve dare ai paesani, e si è deciso ad accettare i nostri soldi e così è partita la rete.

Ttto questo è accaduto pochi giorni fa, la decisione e la diffusione, ora tocca a tutti noi diffondere.  È il momento di dimostrare che non siamo tutti razzisti e menefreghisti come spera Salvini. Ci sono conoscenze che forse nemmeno immagina ma che muovono il mondo meglio delle non-coscienze mosse solo la paura e ignoranza e stupidità. Un tris mortale.

Vi abbraccio tutti fortissimo, stiamo vicini "statti cu' mia, ca sinnò cadimme". La mando a voi perché la mandiate a tutti e vi ringrazio infinitamente».

Giovanna

Per aiutare Riace inviare a :  RECOSOL  -  IBAN:  IT92RO501801000000000179515  -  Causale:  Riace

*Foto di Marcuscalabresus tratta da Wikipedia immagine originale e licenza

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