
Sul certificato di nascita, "maschio", "femmina" o... "intersessuale"
Non si nasce solo maschi o femmine. Si nasce anche “diversi”, con cromosomi, genitali e caratteri sessuali secondari non definiti. Per questo da oggi in Germania si può dichiarare di non identificarsi con l’uno o con l’altro sesso ma di essere “altro”, “intersessuale”, “diverso”. La legge, in vigore dal 1.mo gennaio 2019, non è una novità a livello mondiale: provvedimenti analoghi sono stati presi in Australia, Nuova Zelanda, Malta, India e Canada.
All’origine della legge tedesca è una sentenza del 2017 della Corte Costituzionale Federale, emessa in seguito al ricorso di un “intersessuale” che si era visto rifiutare la modifica relativa al suo genere iscritto alla nascita e protestava per la violazione dei suoi diritti. Nella sentenza la Corte aveva stabilito - secondo quanto riferisce Il Post - che il governo tedesco avrebbe dovuto dare una terza possibilità all’opzione di genere, oppure eliminare tali indicazioni da tutti i documenti.
Non è un’autocertificazione, tuttavia, che può far godere della “terza opzione”, ma la presentazione di un certificato medico sulla riscontrata intersessualità del richiedente.
* Disegno di George Catlin tratto da Wikimedia Commons immagine originae e licenza.
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