
Campagna Sbilanciamoci!: recessione ampiamente prevista
Dopo l'annuncio che nel quarto trimestre 2018 l'Italia è entrata in "recessione tecnica", arriva il commento della Campagna Sbilanciamoci!, - che lo aveva previsto nel Rapporto della Controfinanziaria alla fine di novembre - . Lo firma Giulio Marcon, tra gli ideatori e fondatori della Campagna Sbilanciamoci!. Complice di questa crisi, scrive Marcon è "sicuramente la difficoltà dell’economia mondiale, la debole crescita della Cina (e della Germania) e la guerra dei dazi, il calo delle nostre esportazioni. Ma il governo ci ha messo del suo. Invece di provvedimenti espansivi e di sostegno alla domanda, il governo Conte ha ridotto la spesa per gli investimenti pubblici e ha clamorosamente mancato l’appuntamento di una manovra per il lavoro.
Con una legge di bilancio contraddittoria, elettoralistica e confusa il governo ha sbagliato strada. E oggi conferma la tradizione italiana degli ultimi anni: se le cose vanno male nel mondo, in Italia vanno peggio". Il governo Conte in particolare, "ha scelto la strada dello 'spezzatino' per accontentare gli appetiti post-elettorali di Lega e Cinque Stelle. Servirebbe una politica industriale e invece abbiamo gli sgravi fiscali alle imprese (una storia già vista); servirebbe un piano del lavoro e invece si prefigura una complicatissima procedura del reddito di cittadinanza in cui il lavoro è un miraggio; avremmo bisogno di redistribuire la ricchezza per combattere le diseguaglianze e ci hanno dato la flat tax. Così non si va da nessuna parte". "Il governo Conte dopo le elezioni europee – o forse anche prima – rischia di arrivare ad una sorta di redde rationem: con l’Europa e tra le forze politiche che lo pongono. Si fermi, prima di arrivare ad una situazione dalla quale sarà difficile uscire: abbandoni le scelte populiste e confuse di questi mesi e cambi registro. Serve una politica diversa: dalla parte del lavoro, della lotta alle diseguaglianze, dell’ambiente".
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