Banca Etica e Libera: 3 milioni di finanziamenti per le imprese sociali che recuperano i beni confiscati alle mafie
PADOVA-ADISTA. In occasione della Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie dello scorso 21 marzo, Banca Etica e Libera hanno annunciato un piano straordinario per dare credito alle imprese sociali che gestiscono beni confiscati alle mafie.
Banca Etica mette a disposizione un plafond di 3 milioni di euro di finanziamenti che – in base alla tipologia di impresa richiedente e di attività svolta – potranno ottenere la garanzia di diversi strumenti tra cui quelli europei del programma Easi per l’occupazione e l’innovazione sociale e quello del Mediocredito Centrale per i beni confiscati.
«“La mafia non può fare a meno di collusioni con il mondo della finanza. Per questo ogni progetto che voglia definirsi di finanza etica deve avere al cuore anche l’impegno antimafia. E non è un caso se tra i primi finanziamenti concessi 20 anni fa dalla neonata Banca Etica ce ne furono alcuni a favore di cooperative di Corleone che volevano restituire all’utilità sociale beni e terreni confiscati – dice Ugo Biggeri, presidente di Banca Etica –. La legge italiana sul riuso sociale dei beni confiscati all’estero è considerata un modello da imitare, ma la sua concreta attuazione ancora soffre di lentezze amministrative e scarsità di risorse. Banca Etica risponde mettendo a disposizione risorse economiche e umane per facilitare il più possibile l’effettiva destinazione sociale dei beni confiscati: attraverso il credito concesso, cooperative e associazioni possono rimettere in funzione i beni confiscati realizzando progetti culturali e di inserimento lavorativo di persone con qualche fragilità».
Già oggi Banca Etica finanzia progetti di riuso dei beni confiscati per un valore complessivo di 3 milioni e mezzo di euro erogati a favore di 22 realtà (cooperative e associazioni), che nel loro insieme hanno un fatturato di 33 milioni di euro e impiegano 520 addetti.
Adista rende disponibile per tutti i suoi lettori l'articolo del sito che hai appena letto.
Adista è una piccola coop. di giornalisti che dal 1967 vive solo del sostegno di chi la legge e ne apprezza la libertà da ogni potere - ecclesiastico, politico o economico-finanziario - e l'autonomia informativa.
Un contributo, anche solo di un euro, può aiutare a mantenere viva questa originale e pressoché unica finestra di informazione, dialogo, democrazia, partecipazione.
Puoi pagare con paypal o carta di credito, in modo rapido e facilissimo. Basta cliccare qui!