Nessun articolo nel carrello

Beni comuni e decrescita: se ne parla con Paolo Cacciari il 27 a Grosseto

Beni comuni e decrescita: se ne parla con Paolo Cacciari il 27 a Grosseto

GROSSETO-ADISTA. "I beni dieci anni dopo la commissione Rodotà" è il tema, incentrato su “Beni Comuni - Cosa sono? - Quali sono? - Come si difendono?”, che verrà dibattuto a Grosseto venerdì 29 marzo. L’evento, organizzato dal Comitato provinciale Grosseto “Stefano Rodotà” per la difesa dei Beni Comuni, si svolgerà alle 16,30 presso Sala Cgil Calogero Cangialosi (già Sala 1° Maggio), via Repubblica Dominicana 80 D/G. Introdotto dalla giornalista Sara Landi, parlerà Paolo Cacciari. Giornalista attivista dei movimenti sociali, ambientalisti e per la decrescita, collabora con il settimanale “Left” e il sito www.comune-info.net ed è autore di vari libri, fra i quali: Pensare la decrescita, Carta e Intra Moenia, 2006, Decrescita o barbarie, Carta, 2008. È coautore di Immaginare la società della decrescita, Terra Nuova, 2012; Pensare la crisi, Carrocci, 2012; Beni comuni, numero monografico de “Il Ponte”, 2013.

Per l’occasione, il libro di Paolo Cacciari Vie di fuga (Editore Marotta e Cafiero, 2014, pp 220) sarà acquistabile in promozione presso il punto vendita allestito in sala da Mondadori Bookstore (Tel. 0564422329 - info@libreriamondadori.grosseto.it). Il libro approfondisce i temi che saranno al centro dell’incontro del 29. Il comunicato stampa che annuncia l’evento presenta così il volume di Cacciari: «Per non finire seppelliti sotto le macerie del progetto capitalistico di decrescita-sviluppo-progresso è possibile seguire le vie di fuga tracciate da gruppi e movimenti di donne e uomini che in ogni parte del mondo sperimentano forme di vita sociale alternative. Economie solidali e cooperanti, relazioni di auto-mutuo-aiuto, scambi non mercantili, lotta allo spreco e al consumo del suolo, ritorno alla terra, all'autoproduzione, all'autogestione dei beni comunitari. Insomma, una colossale riconversione degli apparati produttivi e di consumo, una rifinalizzazione della ricerca scientifica e delle tecnologie per aumentare le capacità di rigenerazione dei cicli vitali ecosistemici. Una rivoluzione delle teorie e delle politiche economiche volte a limitare il lavoro coartato e a distribuirlo equamente».

*Palazzo Aldobrandeschi, Grosseto. Foto di Matteo Vinattieri, tratta da Wikimedia immagine originale e licenza

Adista rende disponibile per tutti i suoi lettori l'articolo del sito che hai appena letto.

Adista è una piccola coop. di giornalisti che dal 1967 vive solo del sostegno di chi la legge e ne apprezza la libertà da ogni potere - ecclesiastico, politico o economico-finanziario - e l'autonomia informativa.
Un contributo, anche solo di un euro, può aiutare a mantenere viva questa originale e pressoché unica finestra di informazione, dialogo, democrazia, partecipazione.
Puoi pagare con paypal o carta di credito, in modo rapido e facilissimo. Basta cliccare qui!

Condividi questo articolo:
  • Chi Siamo

    Adista è un settimanale di informazione indipendente su mondo cattolico e realtà religioso. Ogni settimana pubblica due fascicoli: uno di notizie ed un secondo di documentazione che si alterna ad uno di approfondimento e di riflessione. All'offerta cartacea è affiancato un servizio di informazione quotidiana con il sito Adista.it.

    leggi tutto...

  • Contattaci

  • Seguici

  • Sito conforme a WCAG 2.0 livello A

    Level A conformance,
			     W3C WAI Web Content Accessibility Guidelines 2.0

Sostieni la libertà di stampa, sostieni Adista!

In questo mondo segnato da crisi, guerre e ingiustizie, c’è sempre più bisogno di un’informazione libera, affidabile e indipendente. Soprattutto nel panorama mediatico italiano, per lo più compiacente con i poteri civili ed ecclesiastici, tanto che il nostro Paese è scivolato quest’anno al 46° posto (ultimo in Europa Occidentale) della classifica di Reporter Senza Frontiere sulla libertà di stampa.