
All'udienza col papa un ricordo di Arturo Paoli
Significativo episodio, quello avvenuto nel corso dell’udienza generale di mercoledì 15 maggio. Dino Biggio, che da anni cura, raccoglie, sbobina, diffonde e pubblica gli scritti, le omelie, i discorsi di fratel Arturo Paoli, piccolo fratello del Vangelo morto a Lucca, all’età di 102 anni, nel 2015, ha incontrato papa Francesco e gli ha consegnato diverse pubblicazioni di fratel Arturo. Al Papa Bigio aveva già fatto avere alcuni libri (Mi formavi nel silenzio – Costruttori di gioia; Gridare il Vangelo con tutta la propria vita – Anno A). Per l’occasione gli ha fatto avere i libri rimanenti (Svegliate Dio!; Dio nella trasparenza dei poveri; Gridare il Vangelo con tutta la propria vita – Anno C), nonché una piccola raccolta di fotografie riguardanti Arturo Paoli.
Nel consegnare i volumi Biggio ha mostrato al papa la foto della copertina e gli ha chiesto: «Santità, riconosce questa persona che le voleva un mondo di bene?». Lui ha risposto subito, senza esitazione, sorridendo: «Arturo Paoli!».
Francesco conosceva fratel Arturo fin dai tempi precedenti alla sua condanna a morte, nel 1974, che lo costrinse a riparare in Venezuela per circa dieci anni. L’ultimo incontro era avvenuto in Vaticano, a Casa Santa Marta, il 18 gennaio 2014. Alcune settimane prima Paoli aveva manifestato il vivo desiderio di incontrare il Papa Francesco, e questi aveva voluto avere con lui un incontro personale ampio e tranquillo, che si era protratto per quasi 40 minuti.
Il 15 maggio scorso Biggio ha fatto presente a Francesco il lavoro che continua a svolgere assieme ad altri amici di Arturo per far conoscere la “parola” del piccolo fratello di Charles de Foucauld, ed egli ha risposto incoraggiandolo.
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