
Spagna, 132mila ebrei sefarditi richiedono la cittadinanza 5 secoli dopo l’espulsione
Discendono dagli ebrei espulsi dalla Spagna nel 1492 e, cinque secoli dopo, vogliono riguadagnare il legame con la loro patria ancestrale. Secondo il giornale online France 24 (1/10), sono più di 132.000 le persone di origine sefardita, per lo più latinoamericane, che hanno fatto domanda per la nazionalità spagnola, usufruendo di una legge, approvata dal governo nel febbraio 2014 ed entrata in vigore il 1 ottobre del 2015, il cui intento era quello di porre rimedio a quello che Madrid ha definito un “errore storico": l'espulsione di circa 200.000 ebrei dalla Spagna da parte dei monarchi cattolici in virtù della "purezza" del sangue.
Dal 2015 ad oggi, prosegue il sito di informazione, 132.226 persone hanno chiesto la nazionalità spagnola. La stragrande maggioranza delle domande proviene da paesi dell'America Latina, a partire dal Messico (circa 20.000), dal Venezuela (circa 15.000) e dalla Colombia (circa 14.000), secondo i dati non definitivi del governo spagnolo. Vi sono anche numerose richieste dall'Argentina (oltre 4.000) o da Israele (oltre 3.000).
La procedura, tuttavia, è complessa e lunga, poiché i documenti forniti devono essere convalidati da un notaio e il candidato deve recarsi fisicamente in Spagna per firmare il certificato notarile, prima che il Ministero della Giustizia sigilli il processo.
La presentazione della candidatura richiede la certificazione dell’origine sefardita dei candidati – da parte dell'autorità rabbinica locale o con la presentazione di un'indagine genealogica - e il superamento di un esame di spagnolo presso l'Istituto Cervantes, nel caso di oratori non spagnoli. Per tutti i candidati è altresì richiesto il superamento di un test di cultura e società.
Il risultato, si legge ancora sul sito di France 24, è che al momento solo circa 6.000 candidati hanno ottenuto la nazionalità spagnola, dal momento che, a detta di uno dei neo cittadini di origine sefardita, l’istruzione di una singola procedura può costare fino a 5000 dollari, tra spese legali, per sostenere gli esami e per il viaggio nella “patria ritrovata”.
*foto di Pazit Polak tratta da Flickr immagine originale e licenza
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