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Le armi “legali”, la difesa “illegittima” e gli omicidi in casa. Un incontro a Brescia

Le armi “legali”, la difesa “illegittima” e gli omicidi in casa. Un incontro a Brescia

Domani alle ore 17.30, la ex Chiesa di San Giorgio (vicolo S. Giorgio) a Brescia ospita la tavola rotonda dal titolo “Armi, omicidi in famiglia, femminicidi: come prevenire l’illegittima offesa? Quali tutele per le vittime?”, promossa nell’ambito della III edizione del “Festival della Pace” dall’Osservatorio Permanente sulle Armi Leggere e le Politiche di Sicurezza e Difesa (Opal).

All’evento prendono parte Diego Motta (giornalista di Avvenire) e Cristina Scaroni (collaboratrice del settimanale diocesano bresciano La Voce del popolo) in qualità di moderatori. Invitati come relatori sono poi Elisabetta Aldrovandi (garante regionale per la tutela delle vittime di reato della Regione Lombardia), Giorgio Beretta (analista Opal), Valeria Bertin (avvocata della “Casa delle donne” di Brescia) e Fabio Piacenti (presidente di Eures Ricerche Economiche e Sociali).

L’Opal intende «favorire un ampio e plurale confronto su alcuni temi di particolare attualità come gli omicidi in famiglia e i femminicidi nel contesto della violenza di genere e con specifica attenzione alle questioni relative alla detenzione legale di armi da fuoco, alla prevenzione e alla tutela delle vittime e dei loro familiari. A fronte di un costante calo degli omicidi in Italia (l’Istat riporta 331 omicidi volontari consumati nel 2018) ed in particolare degli omicidi commessi da organizzazioni mafiose (19 nel 2018) e per “furti e rapine” (12 nel 2018), permane infatti il fenomeno degli omicidi in ambito famigliare. Come evidenzia il recente rapporto EURES sugli “Omicidi in famiglia”, l’incidenza degli omicidi commessi nel contesto famigliare o affettivo si attesta mediamente nell’ultimo ventennio a valori pari o superiori a un terzo di quelli complessivamente censiti in Italia. Le vittime di omicidio di genere femminile sono passate da circa il 25% del totale nei primi anni Duemila a quasi il 40% nel 2018. E le armi da fuoco sono diventate lo strumento più frequentemente utilizzato anche negli omicidi in famiglia: non solo le armi illegali, ma anche quelle regolarmente detenute».


* Foto di Geoffrey Fairchild, tratta da Flickr, immagine originale e licenza. L'immagine è stata ritagliata.

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