
Otto per mille: metodisti e valdesi al lavoro
ROMA-ADISTA. Si è concluso il primo scrutinio delle richieste di finanziamento presentate durante il bando 2020 all’otto per mille dell’Unione delle Chiese metodiste e valdesi.
«Si tratta di un lavoro necessario – spiega Manuela Vinay, la responsabile dell’ufficio – per selezionare le candidature che dimostrano di possedere la maturità formale necessaria a essere prese in considerazione per beneficiare del finanziamento».
Su oltre 4.600 richieste ricevute – 500 in più rispetto allo scorso anno, quando erano 4100 –, saranno circa 3.000 quelle che potranno passare alla fase di valutazione vera e propria. I principali motivi di esclusione istruttoria delle candidature 2020 sono legati a due distinti problemi: la mancanza di documentazione obbligatoria – causa di due terzi delle esclusioni – e la mancata indicazione di partner e soggetti coinvolti nelle attività proposte, che ha provocato a sua volta circa il 15% dei blocchi istruttori.
Nel mese di giugno le oltre 3.000 candidature che hanno superato il primo esame saranno valutate per l’assegnazione dei contributi che, nel caso delle Chiese metodiste e valdesi, è interamente destinato a scopi sociali e culturali.
«Tutti i membri della Commissione valutatrice stanno vivendo in prima persona questo momento particolare – prosegue Vinay –. Per questa ragione, è inevitabile che siano in parte influenzati da questa emergenza sanitaria. Ma tutti e tutte loro sanno che la Tavola valdese, attraverso il bando otto per Mille, vuole continuare a sostenere il Terzo settore nelle sue molteplici sfaccettature e quindi la valutazione delle candidature che abbiamo ricevuto sarà il più possibile oggettiva».
Metodisti e valdesi hanno deciso di destinare otto milioni di euro – un quinto di quanto incassato nel 2019, 43 milioni di euro (v. Adista Notizie n. 30/19) – all’emergenza sanitaria e alla ricostruzione (v. Adista notizie n. 13/20).
Adista rende disponibile per tutti i suoi lettori l'articolo del sito che hai appena letto.
Adista è una piccola coop. di giornalisti che dal 1967 vive solo del sostegno di chi la legge e ne apprezza la libertà da ogni potere - ecclesiastico, politico o economico-finanziario - e l'autonomia informativa.
Un contributo, anche solo di un euro, può aiutare a mantenere viva questa originale e pressoché unica finestra di informazione, dialogo, democrazia, partecipazione.
Puoi pagare con paypal o carta di credito, in modo rapido e facilissimo. Basta cliccare qui!