
“Nigrizia”: l’assassinio di Willy e le responsabilità di chi alimenta il clima d’odio
Quello di Willy Monteiro Duarte è stato un omicidio «brutale» che «chiede giustizia». Così Nigrizia – periodico missionario dei padri comboniani – esprime solidarietà alla famiglia di Colleferro per l’inaccettabile morte del figlio nella notte tra 5 e 6 settembre. Ugualmente, il mensile «denuncia e condanna duramente il crescente clima xenofobo e razzista di violenza fisica e verbale, alimentato da noti politici in Italia».
Quella dei comboniani è una «condanna senza sconti» del «vile atto criminale», ma è anche un invito a riflettere sul valore dell’amicizia vera, testimoniata dal gesto eroico di Willy, accorso in sostegno di un amico picchiato. «In una società dove si moltiplicano gli episodi di razzismo e violenza, spesso alimentati da linguaggi e da gesti xenofobi di noti politici, il gesto di Willy è una grande testimonianza di amore che diventa un riferimento fondamentale per i giovani di oggi e di sempre».
Degne di censura, a tal proposito, «le frasi razziste e violente che inondano il web da qualsiasi parte provengano: quelle utilizzate per sminuire un atto così grave, dimenticando che tutti siamo esseri umani, al di là di provenienza e colore della pelle, e quelle che chiamano vendetta. Vogliamo dire basta al razzismo e alla violenza in tutte le loro forme».
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