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L'integrazione passa per il lavoro: il progetto delle Scalabriniane a Siracusa

L'integrazione passa per il lavoro: il progetto delle Scalabriniane a Siracusa

A Siracusa i giovani migranti tentano la via dell’integrazione nel tessuto economico e sociale della città attraverso il lavoro, preparandosi con corsi di formazione per diventare “assistenti di sala”. Non è forse il periodo migliore per lanciare un percorso di studi in un dei settori – quello della ristorazione – più duramente colpiti dalla pandemia e dalle misure nazionali e locali per il contenimento del contagio. Ma è con grande coraggio e con certo orgoglio che le suore missionarie di San Carlo Borromeo/Scalabriniane annunciano l’avvio del corso online «che punta a formare ragazzi migranti come “Assistenti di sala” nella ristorazione. Gli iscritti sono circa 26 ragazzi provenienti da Nigeria, Somalia, Ghana, Bangladesh e Gambia». I partecipanti impareranno l’italiano «specialistico sulla ristorazione», frequenteranno lezioni di educazione civica, per conoscere i loro diritti e i loro doveri sul posto di lavoro, lezioni di informatica di base, lezioni più specifiche e “tecniche” per il ruolo che ricopriranno. Il corso prevede anche una seconda parte, di apprendimento pratico sul campo, che si svolgerà presso ristoranti o bar della città siciliana, nelle modalità che la crisi sanitaria e gli adattamenti normativi consentiranno nel tempo. «La pandemia non ci ferma – affermano suor Angeljne e suor Mira – abbiamo bisogno di una rigenerazione; preparare persone vuole essere un contributo all'economia popolare e desideriamo progettare un futuro, che attualmente è congelato per la situazione mondiale, che stiamo patendo e affrontando». Il corso si conclude con un esame, con una valutazione finale. E con la speranza che, al termine della pandemia, tutti i partecipanti possano trovare una felice occupazione nel tessuto commerciale di Siracusa.

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